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Gudmundsson, del numero 10 nelle statistiche resta solo lo zero: zero tiri e zero dribbling

Gudmundsson, del numero 10 nelle statistiche resta solo lo zero: zero tiri e zero dribblingFirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2025
Oggi alle 10:00Copertina
di Samuele Fontanelli

Ieri sera è andata in archivio anche la sesta giornata di campionato, l'ultima prima della sosta per le nazionali, e la Fiorentina ancora una volta non è riuscita ad ottenere la prima vittoria in questa Serie A. Dopo sei gare i gigliati sono fermi a quota 3 punti in classifica e ieri pomeriggio contro la Roma la formazione di Pioli ha incassato la terza sconfitta in campionato. In un pomeriggio amaro per i viola una delle note più negative di giornata è stata ancora una volta la prestazione di Albert Gudmundsson. Il numero 10, colui che nell'immaginario collettivo dei tifosi gigliati dovrebbe determinare le partite.

Zero assoluto
E invece più che determinante la sua prestazione è stata neutra come lo 0, il numero più ricorrente nelle statistiche relative alla sua gara. Nei 45 minuti in cui è rimasto in campo, Pioli lo ha tolto all'intervallo per inserire Piccoli, l'ex Genoa ha totalizzato zero tiri (dato comprensivo dei tentativi finiti fuori, nello specchio della porta e respinti), zero passaggi chiave, zero lanci lunghi, zero cross e zero dribbling. Riguardo a quest'ultima voce la cosa che fa più specie è che non stiamo parlando dei dribbling riusciti ma addirittura di quelli tentati. Per trovare dei numeri diversi da zero nelle statistiche della sua gara dobbiamo andare sui palloni toccati (15), le palle perse (5) e i falli commessi (1), costato tra l'altra il cartellino giallo. 

Dove è finito il giocatore ammirato a Genova?
Numeri che rendono l'idea della prestazione non certo all'altezza delle aspettative dell'islandese. Numeri che non sono tanto diversi da quelli della trasferta di Pisa (anche lì zero tiri e zero dribbling riusciti in 74 minuti), o di quella di Torino. Numeri insomma che non sono da numero 10. L'illusione, dopo il gol di Presov e l'assist di Cagliari, di vedere anche a Firenze finalmente il giocatore ammirato a Genova sembra essere già svanita. Quest'anno rispetto alla passata stagione Gudmundsson ha svolto tutta la preparazione con la squadra viola e l'unico problema fisico che ha avuto, l'infortunio alla caviglia rimediato con l'Islanda, lo ha tenuto fuori solo per due partite. Adesso il classe 1997 partirà per rispondere presente alla chiamata della sua nazionale. La speranza è che nel doppio impegno contro Ucraina e Francia possa ritrovare il gol, la fiducia e il sorriso. Per uscire dalla crisi la Fiorentina ha bisogno che Gudmundsson torni ad essere quello di Genova. Ha bisogno che nei numeri allo 0 aggiunga l'1 per tornare ad essere un vero numero 10.