Fiorentina tenuta a galla dalla vecchi(ssim)a guardia: ma ora serve il gruppo

La Fiorentina, che oggi ha staccato la spina per sbrogliare la mente dalle negatività e scrollare di dosso la ruggine che le due sconfitte casalinghe hanno creato nell'ambiente, in questo inizio di campionato vive (pur male) sui guizzi della "vecchissima" guardia. Su quei giocatori che nei momenti di difficoltà, pur con i loro limiti, stanno dando l'anima e dimostrando rabbia e attaccamento alla maglia.
A parte le due partite dei playoff dove ha segnato anche uno dei nuovi, Edin Dzeko, sulle note di tutte le partite tra Conference e campionato sono finiti i nomi solo dei vecchi giocatori, Dodo, Ranieri, Gudmundsson e Gosens in Europa e Mandragora (due volte) e ancora Ranieri in campionato. In particolare gli ultimi due hanno tenuto un po' a galla la squadra in serie A: a Cagliari ha sbloccato Mandragora al 68', dopo lo 0-0 a Torino, è arrivato il gol bandiera di Ranieri al 79' di Fiorentina-Napoli ed ancora Mandragora ha sbloccato la gara con il Como nel primo tempo.
E' proprio da loro che Stefano Pioli dovrà ripartire perché è dai due giocatori che sta arrivando il messaggio positivo di chi non si arrende e può guidare i compagni, anche di qualità maggiore, al riscatto anche se i risultati per ora non stanno dando ragione. Mandragora e Ranieri possono dare quel senso di identità e di sacrificio per la maglia che servirà soprattutto a Pisa, in un derby che accende i tifosi e tutta una regione. Intorno a loro però la Fiorentina ha bisogno di creare un gruppo per ora distratto e fatto di troppi singoli, bravi ma non certo fuoriclasse che possono risolvere insomma le partite da soli e che senza affiatamento e un'identità precisa appunto da soli non vanno da nessuna parte.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 2/07 del 30/01/2007
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
© 2025 firenzeviola.it - Tutti i diritti riservati
