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Fiorentina-Japan University 1-2, più e meno: Dodò sta meglio di tutti, Kean non segna ma c'è, da rivedere Gosens e il duo mediano

Fiorentina-Japan University 1-2, più e meno: Dodò sta meglio di tutti, Kean non segna ma c'è, da rivedere Gosens e il duo mediano
Ieri alle 21:57Copertina
di Tommaso Loreto

I viola perdono 2-1 l'amichevole al Viola Park contro il Japan University in una gara in cui i viola paiono più pesanti (e poco incisiva sotto porta) rispetto alle uscite inglesi. Avvio determinato da parte dei giapponesi che creano anche qualche sofferenza alla difesa oltre a un tiro che De Gea manda alto sopra la traversa, poi i viola salgono in cattedra e dopo un’occasione di Kean trovano il gol con Gudmundsson su assist dalla destra di Sohm. La squadra di Pioli resta pericolosa ancora con Kean seppure i giapponesi non rinuncino ad arrivare al tiro e all’intervallo il pari è un risultato giusto. Nella ripresa sono gli uomini di Pioli a sfiorare a più riprese il secondo gol, sia con Dodò che con Kean e Gudmundsson mentre Fagioli e Dzeko spediscono palloni interessanti nell’area di rigore della Japan University. Alla fine però il match è deciso dal gol nel finale di Ikegaya (e da un fuorigioco segnalato dall’arbitro che annulla il pari di Dodò nel recupero), segno che serve lavorare ancora, sia nell’impostazione in mezzo al campo che nella finalizzazione sotto porta.

Queste le prestazioni più incoraggianti:

Dodò - Arriva subito al tiro anche se senza fortuna come capita all’inizio della partita, ma di lì a poco prima costruisce un’altra azione pericolosa a favore di Kean, poi avvia la manovra del gol facendo correre Sohm. Rimane pericolosissimo anche nella ripresa sfiorando il raddoppio (gli viene annullato un gol nel recupero) seppure venga da pensare che Pioli gli chiederà maggiore precisione sotto porta.

Gudmundsson - Sulla prima occasione da rete si fa trovare puntuale all’appuntamento con il gol dell’uno a zero. Si rivede nella ripresa con un tentativo di testa, conferma di progressi rispetto alle prime uscite nonostante in occasione del potenziale raddoppio manchi in precisione centrando Kean.

Dzeko - Si vede che la condizione fisica non è delle migliori, ma dà mano alla difesa, spesso esce palla al piede e nel secondo tempo si prodiga in rifinitura per Kean. Non è incisivo su uno dei pochi palloni che gli arrivano sulla testa ma anche per lui c’è qualche passo in avanti.

Kean - Il primo pallone buono lo spara alto sopra la traversa dopo un’iniziativa sulla destra di Dodò, poi inquadra lo specchio ma trova la risposta del portiere. Il duello prosegue anche nel secondo tempo con più di un’occasione incluso un bel colpo di testa. Insomma anche oggi il gol non arriva ma è più che presente nella manovra offensiva.

Queste quelle da rivedere:

Pongracic - Perde qualche pallone di troppo in impostazione ma soprattutto si fa scavalcare dal cross sul gol del pari giapponese. La sconfitta conferma qualche fragilità difensiva di troppo.

Gosens - Manca in chiusura sul pari della Japan University ma più che altro nel primo tempo sembra ancora un po’ imballato. A parte un traversone per Dzeko nella ripresa conferma la ricerca della migliore condizione e alla fine non è impeccabile nemmeno in occasione del raddoppio giapponese.

Sohm - Conferma il rapido ambientamento nel gruppo di Pioli infilando l’assist per il vantaggio di Gudmundsson dopo un quarto d’ora di gioco, poi però alla distanza il suo calo è più evidente di altri e in mezzo viene meno la diga.

Fagioli - Parte senza premere troppo l’acceleratore ma quando si accende chiama al tiro Kean a metà primo tempo. Concede il bis nel secondo tempo con un buon cross per Gudmundsson, conferma che la qualità non è discussione, la continuità nell’arco dei 90 minuti però deve ancora trovarla, almeno a giudicare dai troppi palloni persi.