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Ferrari al comando, fiducia in Goretti e nessun dt: la strategia della Fiorentina sul lato dirigenziale

Ferrari al comando, fiducia in Goretti e nessun dt: la strategia della Fiorentina sul lato dirigenziale
Oggi alle 19:00Copertina
di Giacomo A. Galassi

È un inizio di stagione tutt'altro che semplice per la Fiorentina che dopo un'estate a parlare di Champions League si ritrova dopo soli tre mesi di campionato all'ultimo posto in Serie A, con un direttore sportivo che si è dimesso e l'allenatore su cui si era investito tanto esonerato. Una situazione complicata dalla quale al Viola Park sono convinti di poter uscire anche grazie alla nuova guida tecnica di Paolo Vanoli che in questi giorni sta già martellando i suoi giocatori per ripartire tra una settimana contro la Juventus con un nuovo campionato. Il futuro passerà anche dai prossimi mesi e dai risultati di una squadra che dovrà provare a rialzarsi per potersi godere un finale di stagione senza patemi d'animo e magari puntare tutto sulle coppe, sperando di andare avanti anche in Coppa Italia. "Un passo alla volta", ha detto Vanoli qualche giorno fa in conferenza stampa, ma è chiaro che ad un certo punto saranno fatte delle valutazioni dal punto di vista anche se non soprattutto dirigenziale. 

Ferrari al comando
Pochi dubbi che almeno finché ci sarà Rocco Commisso come presidente, sarà Alessandro Ferrari il dirigente in carica con più esperienza. Il "veterano" del Viola Park, come gli è stato fatto notare in conferenza stampa, che a precisa domanda sull'aver mai pensato a dimettersi visto il caos delle ultime settimane ha risposto con un secco "no" respingendo ogni possibile segno di addio. Ferrari ha avuto un ruolo fondamentale sia in estate sia nei giorni post dimissioni di Pradè per sistemare l'assetto societario. E lo avrebbe nel caso la Fiorentina decida di cambiare o rinforzare il reparto "tecnico" di direttore sportivo e direttore tecnico. Mentre l'ad Mark Stephan, visto con la squadra anche in trasferta in Conference League, per ora resta in disparte e guarda cosa sta accadendo al club.

Fiducia in Goretti, a giugno si faranno le valutazioni
Nonostante qualcuno si immaginasse una new entry o almeno un'altra promozione nel ruolo di direttore tecnico, la scelta della Fiorentina è stata conservativa per provare a gestire il momento dando massima fiducia a Goretti nel ruolo di direttore sportivo senza però promuovere Rubino (o eventualmente Angeloni, responsabile del settore giovanile ma con un passato da ds) a direttore tecnico, seppur sarà lui a dare una mano a Goretti in questi mesi. A giugno si faranno le valutazioni per capire l'operato del nuovo ds e le eventuali opportunità sul "mercato" dei dirigenti. Nella speranza che Vanoli tiri fuori la Fiorentina dalla melma in campionato il prima possibile.