Energia e qualità, i viola chiamati al cambio di passo

Energia e qualità, affinché sia più semplice occupare la metà campo avversaria e servire Moise Kean. La ricetta di Stefano Pioli per affrontare il Como è presto fatta, e va per forza di cose oltre le disponibilità dei singoli. Pur con i dubbi di formazione dettati da tattica e condizioni fisiche è nell’atteggiamento che il tecnico chiede un’inversione di tendenza, dimenticando l’approccio troppo remissivo visto con il Napoli
Serve fare di più
Non è una vera e propria strigliata, non fa parte del personaggio e nel caso non potrebbe arrivare in pubblico, ma rispetto al dopo partita di sabato Pioli cambia registro. Il suo è un invito a fare di più e meglio, e soprattutto a entrare in fretta dentro determinati meccanismi. “E’ tempo di cominciare a vincere” dice l’allenatore e non potrebbe essere altrimenti dopo 2 pareggi e una sconfitta nelle prime tre giornate. Non che manchi il tempo per accelerare il passo, ma ora il momento di accendere la scintilla, e togliersi anche la prima soddisfazione davanti al proprio pubblico.
Dubbio Gud e un centrocampo da risistemare
Su un aspetto, invece, Pioli non sembra (ancora) disposto a cambiare, ed è la linea a tre davanti a De Gea. Che tocchi ancora a Pongracic guidare il reparto al centro, o che il croato finisca sul centro destra rilanciando Pablo Marì e scalzando Comuzzo, il modulo con 3 difensori non pare in discussione, almeno non come un centrocampo dove Nicolussi scalpita per partire dall’inizio e pure per alleggerire i compiti di Fagioli. Certo, il dubbio principale in vista del match di domani restano le condizioni di Gudmundsson con Fazzini che può sostituirlo sulla trequarti dietro a Kean, ma pure l’idea di rivedere due punte (più Piccoli che Dzeko con Kean) è all’ordine del giorno.
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