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Effetto K in difesa: Kouadio stupisce più di Kospo. E Pioli adesso riflette

Effetto K in difesa: Kouadio stupisce più di Kospo. E Pioli adesso rifletteFirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2025
Oggi alle 00:00Copertina
di Andrea Giannattasio

Parlare di un sorpasso definitivo sarebbe prematuro, soprattutto quando si tratta di giovani talenti ancora in piena fase di crescita e maturazione. Eppure, osservando con attenzione le ultime amichevoli estive disputate dalla Fiorentina, una prima indicazione sulle preferenze tecniche di Stefano Pioli sembra emergere con una certa chiarezza. In vista della prossima stagione, il tecnico viola pare infatti aver individuato in Eddy Kouadio il profilo più pronto per ricoprire il ruolo di sesto centrale nella rosa, almeno per il momento.

Già protagonista
Una scelta tutt’altro che banale, considerando che il club aveva investito circa mezzo milione di euro per assicurarsi Eman Kospo, classe 2007 prelevato dal Barcellona in questa finestra di mercato. Il giovane svizzero, molto apprezzato per le sue doti tecniche e il potenziale a lungo termine, è stato finora utilizzato con parsimonia. A brillare invece è stato Kouadio, nato nel 2006, difensore centrale italiano con passaporto ivoriano, che già un anno fa aveva attirato l’attenzione con la maglia della Fiorentina durante la preparazione estiva sotto la guida di Raffaele Palladino.

L'Inghilterra ti fa bene
Reduce da una stagione decisamente positiva con la Primavera, Kouadio si è presentato al ritiro estivo della Fiorentina in Inghilterra con grande determinazione, guadagnandosi la fiducia di Pioli giorno dopo giorno. E le amichevoli disputate contro Nottingham Forest e Manchester United hanno confermato la sua crescita e il momento favorevole: sia al City Ground che a Old Trafford, il tecnico ha scelto di affidarsi a lui, lasciando in panchina Kospo. La prova più convincente è arrivata proprio nel prestigioso teatro di Manchester, dove Kouadio è stato chiamato a entrare a freddo dopo l’infortunio occorso a Comuzzo dopo appena 34' di gioco. Nonostante le difficoltà del contesto e il livello dell’avversario, il giovane difensore ha mostrato personalità, aggressività e un buon senso della posizione, caratteristiche che evidentemente Pioli apprezza particolarmente nel suo profilo.

Gerarchie in evoluzione
Va però sottolineato che parlare di gerarchie consolidate, soprattutto in riferimento a calciatori così giovani, sarebbe quantomeno azzardato. La storia recente del calcio insegna che lo sviluppo dei talenti non segue mai una linea retta, e le valutazioni possono cambiare rapidamente, anche nel giro di poche settimane. Per ora, Kouadio si è guadagnato un piccolo vantaggio nella corsa a un ruolo di secondo piano ma potenzialmente importante nella lunga stagione viola. Ma con i baby, si sa, mai dare nulla per scontato.