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L’Europa come un laboratorio tattico, per trovare un senso alla gara con la Dinamo

L’Europa come un laboratorio tattico, per trovare un senso alla gara con la DinamoFirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2025
Oggi alle 00:00Copertina
di Tommaso Loreto

Il giorno di festa ha probabilmente attutito il colpo, o quantomeno alleviato il dolore, ma non ha fermato la preoccupazione del mondo viola. L’analisi della moltitudine di contraddizioni che si è lasciato dietro l’1-3 rimediato dal Sassuolo non cambia la freddezza del presente, rappresentata da un solitario ultimo posto in classifica e da uno scontro diretto con chi precede i viola, il Verona, che almeno ha scoperto cosa significa portare a casa 3 punti.

Scenario apocalittico e nuove chance
Eppure tra i pochi appigli del momento c’è proprio quel campo, del ritorno su quel rettangolo che farà tanta paura a parecchi calciatori ma dove c’è sempre una nuova opportunità di riscatto. Chiaro, a giudicare da quante prove d’appello questa squadra ha fallito fidarsi è esercizio non semplice, ma alternative al calendario non ne esistono. Così nello scenario apocalittico del momento sbuca la Conference League, e una gara contro la Dinamo Kiev che servirebbe persino per risistemare una classifica europea peggiorata da sconfitte in fila con Mainz e AEK Atene. Un fastidio, forse, ma pur sempre un’eventuale occasione per ritrovare una vittoria e, perché no, avviare qualche esperimento.

L’Europa come un laboratorio
L’ipotesi di un passaggio a 4 poi tramontata a ridosso del match contro la squadra di Grosso torna in fretta d’attualità in attesa di capire se dopo sabato Vanoli ha nuovamente avviato un lavaggio del cervello di gruppo per cancellare personalismi assortiti. Sotto questo profilo la sfida alla Dinamo diventa un’opportunità di cambiamento, l’occasione per un diverso vestito che possa consentire di trovarsi meglio in campo. Ovvio, resta l’atteggiamento il primo indicatore della pressione del gruppo, e su quello non è più possibile transigere dopo la figuraccia di sabato, ma se – com’è giusto che sia – la priorità assoluta è la salvezza, sarà il caso di valutare il cammino europeo come un laboratorio in cui studiare nuove formule (anche tattiche) che curino il male della Fiorentina.