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Dodo, ora tocca a te: il precedente a San Siro e quel dato che può fare la differenza

Dodo, ora tocca a te: il precedente a San Siro e quel dato che può fare  la differenzaFirenzeViola.it
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Oggi alle 15:00Copertina
di Lorenzo Della Giovampaola

Se la Fiorentina in quel di San Siro domani sera vorrà ottenere un risultato positivo contro il Milan di Allegri dovrà fare appello alle qualità dei suoi giocatori migliori e dei suoi leader, che fino ad oggi, al di là di qualche eccezione, hanno tradito ampiamente le attese. Uno degli elementi che fa parte di questo gruppo di giocatori fino ad ora sottotono è sicuramente Dodo, laterale brasiliano dei viola che dopo una stagione, la scorsa, da assoluto protagonista, con prestazioni di alto livello, in questo avvio di annata ha reso al di sotto delle aspettative.

L'incidenza del rinnovo
Sicuramente il tema riguardante il rinnovo di contratto ha influito sulla testa del giocatore, che non è sembrato essere serenissimo fino ad ora e che proprio per questo in un contesto tattico e ambientale già difficile ha faticato a ripetersi. Le ultime voci però, raccolte in esclusiva dalla nostra redazione, parlano di un possibile riavvicinamento sul lato contrattuale, e chi sa che anche in virtù di questa possibile svolta l'ex Shakhtar non possa trarne beneficio e tornare a far veder sul campo ciò di cui è capace. 

La qualità principale del brasiliano non è svanita
D'altronde nonostante appunto Dodo non stia certamente facendo bene, c'è un dato che certifica come per Stefano Pioli, così come lo fu per Palladino, il brasiliano rappresenti una fonte e una soluzione di gioco importantissima. Il terzino viola ha infatti qualità tecniche, ma soprattutto atletiche, nettamente superiori rispetto alla media dei giocatori che ricoprono quel ruolo, ed in particolare è uno dei pochi della rosa gigliata ad essere in grado di creare la superiorità numerica attraverso il dribbling. Dodo infatti è al quarto posto in Serie A in queste prime sei giornate per dribbling effettuati, al pari Mattia Zaccagni e Jesus Rodriguez, a testimonianza di come il calciatore della Fiorentina sia l'uomo per eccellenza in casa viola in grado di scardinare le difese avversarie attraverso i suoi cambi di ritmo, le sue accelerazioni e le sue giocate sulla fascia destra. 

Il confronto con Bartesaghi
Domani a San Siro tra l'altro di fronte a se troverà il giovane classe 2005 Davide Bartesaghi (pronto a sostituire dal 1' l'infortunato Estupinan), che per caratteristiche e struttura (parliamo di un difensore di un metro e novantuno centimetri) può andare in difficoltà contro giocatori brevilinei, scattanti e bravi nell'uno contro uno. La gara del laterale rossonero a Torino contro la Juventus e contro Conceicao ne è la dimostrazione lampante. Tanto ovviamente dipenderà poi anche dalla condizione fisica di Dodo che è stato alle prese in questa sosta con un problema muscolare, fortunatamente già superato, e che di conseguenza non potrà essere al top della forma.

Il conto in sospeso con San Siro
Anche però non al 100% della condizione un giocatore come lui, in un palcoscenico importante come quello di San Siro, dove tra l'altro lo scorso anno con un assist e un bellissimo gol al volo annullato per pochi centimetri di fuorigioco all'89' ha fornito una delle sue più belle prestazioni da quando è a Firenze, deve e può essere protagonista, contribuendo in maniera importante a una possibile svolta della stagione della Fiorentina.