Cinquini su Beltran: "Non è né carne né pesce. Gli consiglio di accettare lo Zenit"

Cinquini su Beltran: "Non è né carne né pesce. Gli consiglio di accettare lo Zenit"FirenzeViola.it
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di Pietro Lazzerini

Oreste Cinquini, storico dirigente del nostro calcio con un passato sia alla Fiorentina che allo Zenit San Pietroburgo, ha parlato nel corso di Viola Amore Mio in onda su Radio FirenzeViola ripartendo dall'interessamento del club russo per Lucas Beltran

Lo Zenit si è informato su Beltran, cosa ne pensa?
"Lo Zenit è una grande società. Ha un impianto importante, uno stadio fantastico e modernissimo oltre che un centro sportivo molto efficente. C'è tutto, però non so se Beltran, dopo aver rifiutato il Flamengo e il Brasile, in questo momento storico possa decidere di andare in Russia. Ci sono molti giocatori che preferiscono non andare anche se a mio parere sbagliano perché troverebbero molta organizzazione e rispetto con gli stadi sempre pieni. Vediamo se Beltran dirà di sì. Se dovessi dare un consiglio a Beltran gli direi di andare perché credo che possa avere anche una gratificazione economica importante. Credo che non perderebbe niente da un punto di vista professionale anche se il campionato è di un livello inferiore rispetto alla Serie A, visto anche che non fanno le coppe europee. Però c'è molta organizzazione, c'è molta euforia e tantissimi tifosi che sono molto calorosi. San Pietroburgo è stupenda ma alla fine è Beltran che deve decidersi. Da quello che so cercano un centravanti e lui era arrivato a Firenze proprio come una punta. Poi si è rivelato più una seconda punta, ha una buona tecnica, chiaramente però le aspettative che avevamo in chiave viola nei suoi confronti sono state abbastanza disattese". 

Serie A scettica nei confronti di Beltran, secondo lei per quale motivo?
"Non ha mai inciso. Ha avuto solo un breve periodo di buon rendimento prima di cadere nell'anonimato. Non è né carne né pesce, non è una prima punta, è molto ibrido e poi caratterialmente non mi sembra un combattente, la famosa garra mi pare che non ce l'abbia. Purtroppo la Fiorentina ha investito molto credendo di aver preso un terminale offensivo, poi però ci si è resi conto che non era una punta d'area di rigore. Si vedeva anche fisicamente questo. Io non so che tipo di contratto abbia fatto ma penso che abbia ancora un ammortamento importante e il problema della Fiorentina è fare i conti con il fair play finanziario. La Fiorentina deve liberarsi di alcuni giocatori, sia per liberarsi di quelli scontenti che portano un clima non positivo sia per una questione economica. La Fiorentina ne ha molti di esuberi, giocatori di una certa levatura che guadagnano da club importante. E' difficile mandarli in società come l'Udinese giusto per fare un esempio, oppure al Genoa. Andrebbero a sballare gli equilibri degli spogliatoi. O la Fiorentina abbassa le proprie pretese, contribuendo anche agli ingaggi dei giocatori in partenza, oppure rischia di arrivare in fondo con troppi esuberi. Sono tutti giocatori che non hanno disputato campionati all'altezza nelle ultime stagioni". 

Di che tipo di attaccante ha bisogno la Fiorentina?
"Se Kean è Kean e torna come quello dello scorso anno, spazio ce n'è poco anche se ci sono tre competizioni da giocare. Però io credo che la Fiorentina debba prendere un giocatore giovane e molto duttile. Visto che Pioli vuole giocare con due sottopunte dietro Kean, che richiede un centrocampo solido composto da giocatori validi come lo è Sohm, abbia bisogno però anche di una punta giovane che possa giocare sia come riferimento che come seconda punta. Un giocatore di spessore che grazie all'intelligenza di Pioli, potrebbe essere schierato anche al posto di Kean stesso. Il problema maggiore comunque resta quello di cedere". 

Cosa pensa delle trattative per i rinnovi di Mandragora e Kean?
"Credo che Italiano farà un pensierino per Mandragora visti i problemi relativi al rinnovo di contratto. Un altro problema in chiave rinnovi è anche quello relativo a Kean. Ma qui si dovrà aspettare la fine delle trattative e Lucci con Pradè ha un ottimo rapporto. Però andrà trovato un accordo economico stando attenti a non rompere gli equilibri salariali dello spogliatoio. Lo spogliatoio però dovrà essere comunque conscio che il valore di Kean si paga. Ha rifiutato un accordo allettante pur di restare in viola, tutti siamo contenti che sia rimasto, ma ora va messa a posto la situazione da un punto di vista contrattuale e sono convinto che Commisso darà il giusto input per arrivare alla firma". 

Sottil si rilancerà al Lecce?
"Corvino conosce bene Sottil. Tutto presuppone che lì possa far bene. è andato al Milan, una dimensione trppo alta per lui giocando pochissimo. è stato un trasferimento che non ha valorizzato il giocatore. Forse però non è un giocatore da top team e speriamo che Di Francesco possa valorizzarlo facendo bene dopo due stagioni complesse".