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"Ci ho sempre messo tempo a incidere". Ma è veramente così? Pioli e quelle parole vere a metà

"Ci ho sempre messo tempo a incidere". Ma è veramente così? Pioli e quelle parole vere a metàFirenzeViola.it
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Oggi alle 20:00Copertina
di Ludovico Mauro

Continua a non ingranare la stagione della Fiorentina. La disfatta col Como è l'ennesima brutta prova fornita dalla squadra di Stefano Pioli, parecchio al di sotto rispetto alle aspettative create in estate. Nel pre partita di ieri, però, lo stesso allenatore viola ha toccato anche questo aspetto ai microfoni di Dazn: "Ci ho messo sempre un po' di tempo nelle mie squadre per far capire le mie idee e la mia mentalità. Ho molta fiducia per oggi ma anche per il futuro". Parole che non necessitano traduzioni, ma è davvero così che sono andate le cose? Per verificare non servono né idee né opinioni, basta dare uno sguardo ai numeri delle sue precedenti stagioni da tecnico - date le sole quattro partite di campionato, prendiamo in esame lo stesso numero di gare per ogni sua esperienza nelle panchine con un minimo di spessore, dal Bologna in poi -.

Le partenze sprint. Che ci sono eccome
Andando in ordine cronologico partendo da quella più recente, l'esperienza sulla panchina dell'Al Nassr smentisce subito tali dichiarazioni. Pioli subentra in Arabia alla quarta giornata e centra subito quattro vittorie consecutive, iniziando con un secco 3-0 sull'Al Ettifaq e subendo in tutto un solo gol. Certo, con una squadra costruita per i piani alti della classifica che a fine anno chiuderà terza. Un'altra partenza forte che va in controsenso rispetto alle parole dell'allenatore è quella col Bologna, avuta dopo lo sciagurato esonero dal Palermo di Zamparini: vittoria seduta stante alla settima giornata (quella del subentro, vs Novara), sconfitta con la Lazio seguita però da altre due vittorie (Chievo e Atalanta), per un percorso che porterà al nono posto finale. Affatto male neanche la partenza con l'Inter, nella sosta di novembre in cui subentrò con un pareggio per nulla facile nel derby col Milan. A cui fece seguito la vittoria con la Fiorentina prima di perdere col Napoli e di tornare ai tre punti col Genoa, in una Serie A chiusa al settimo posto. Tre avvii di stagione che cozzano con le parole dello stesso Pioli pronunciate ieri.

Le partenze negative
In soccorso del mister, però, ci sono anche delle avventure partite effettivamente in maniera goffa. L'esempio più lampante riguarda la Lazio, panchina che però gli ha dato la più grossa soddisfazione della carriera prima dello scudetto rossonero, ossia la qualificazione in Champions League: in biancoceleste le cose iniziarono davvero male, col ko alla prima giornata per mano del Milan e altre due sconfitte alla terza e alla quarta con Genoa e Udinese, intervallate dal successo sul Cesena. Una falsa partenza che però fruttò il terzo posto finale, la piega - intesa come cammino, non come obiettivo - che i tifosi sperano possa prendere oggigiorno in viola. Proprio la prima esperienza sulla panchina del Franchi è un altro caso di avvio a rilento del Pioli allenatore, che in riva all'Arno nel 2017 iniziò con due sconfitte di fila (Inter e Sampdoria), facendo però bottino pieno con Verona e Bologna nelle altre due, concludendo ottavo. Un diesel che si è poi dimostrata essere anche la partenza col Milandove il parmense subentrò all'ottava giornata nella stagione 2019/20 pareggiando col Lecce, perdendo poi con la Roma al turno seguente prima di vincere con la Spal e di capitolare ancora sotto i colpi della Lazio, piazzamento finale al sesto posto. Tutte stagioni iniziate effettivamente zoppicando, concetto che voleva veicolare Pioli nel pre gara di ieri.

Mezza verità e piena speranza
Morale della favola, si evince dai dati alla mano che quelle pronunciate prima di Fiorentina-Como sono state parole vere solo in parte, col tecnico che alla sola quarta giornata di campionato e con la squadra in palese difficoltà si è vestito anche un po' da pompiere di fronte alle telecamere. La realtà dei fatti è che la formazione vista in un mese di stagione non è in grado di lottare per i piani alti della classifica, ma l'auspicio è che, come accaduto certe volte in passato - leggi alla voce Lazio, su tutte - l'avvio incerto possa trasformarsi alla lunga in qualcosa di sorprendentemente bello da festeggiare.

La tabella con le partenze di Stefano Pioli in campionato da allenatore (dal Bologna in poi):

Bologna, stagione 2011/12 - Nono posto finale
Prime quattro partite: tre vittorie e una sconfitta

Lazio, stagione 2014/15 - Terzo posto finale
Prime quattro partite: una vittoria e tre sconfitte

Inter, stagione 2016/17 - Settimo posto finale
Prime quattro partite: due vittorie, un pareggio e una sconfitta

Fiorentina, stagione 2017/18 - Ottavo posto finale
Prime quattro partite: due vittorie e due sconfitte

Milan, stagione 2019/20 - Sesto posto finale
Prime quattro partite: due sconfitte, una vittoria e un pareggio

Al Nassr, stagione 2024/25 - Terzo posto finale
Prime quattro partite: quattro vittorie

Fiorentina, stagione 2025/26 - in corso
Prime quattro partite: due pareggi e due sconfitte