-10 al preliminare di Conference: da Kean a Dzeko, ecco chi è già pronto (e chi in ritardo)

Dieci giorni e si ricomincia. Il Pioli bis partirà dalla periferia del calcio europeo (probabilmente dalla Slovacchia, dove gioca le gare Uefa il Polissja Zytomir, in vantaggio per 3-0 sul Paksi dopo la gara d'andata). 21 agosto, una data più volte ricordata dai calciatori e dallo stesso Stefano Pioli. Il principio di tutto, un appuntamento da non toppare visto che sono ancora impresse nella retina dei tifosi viola e di chi era in campo le dozzine di camicie sudate nei preliminari precedenti contro Twente, Rapid Vienna e Akademia Puskas. Servirà arrivare al 21 agosto al 100% o comunque essere vicini alla miglior forma. Missione possibile per alcuni, più difficile per altri.
Chi è pronto
La buona notizia per Pioli è che tanti big sembrano star bene. Su tutti Dodo e Moise Kean: il calcio d'estate regala poche certezze tecniche ma le sei amichevoli disputate ci danno quantomeno un quadro sulla condizione fisica dei giocatori e il brasiliano e il numero venti, due tra i più impiegati nell'ultima stagione, stanno viaggiando già a giri di motore da partite vere. Poi c'è Marin Pongracic, forse l'Mvp della tournée inglese: nel nuovo ruolo da centrale, nel cuore della difesa, il croato sembra poter dare il meglio per letture con e senza palla, assecondando ancor di più le sue qualità nella prima impostazione. Bene poi anche Kouadio e Kospo, due alternative dietro che però si sono fatto trovare pronte e che hanno convinto tecnico e staff. Incoraggiante anche il debutto di Simon Sohm - tra i migliori all'Old Trafford e già con passo e ritmo da sfida che conta-.
Chi è indietro
Parlavamo di motori e c'è chi ancora non è riuscito a ingranare una marcia degna di nota. I più in difficoltà, soprattutto sul piano fisico, sembrano Albert Gudmundsson ed Edin Dzeko: battezzati da subito titolari a completare il reparto offensivo con Kean, sia l'islandese che il bosniaco hanno girato a vuoto nella gran parte dei minuti giocati. Soprattutto la condizione di Dzeko, 39 anni, preoccupa i tifosi, non però Pioli, che è convinto di poterlo tirare a lucido già nei prossimi giorni.
I dubbi
Poi ci sono gli interrogativi tattici. Il più grosso sembra coinvolgere più l'opinione pubblica locale che il tecnico. In tanti chiedono l'introduzione di un centrocampista in più a discapito di uno dei tre davanti, quindi centrocampo a tre per uno schieramento più coperto. Per questa variazione sul 3-4-1-2 visto invece in sei amichevoli su sei c'è tempo ancora. C'è l'ultimo test, giovedì sera (ore 20 al Viola Park) contro la Nazionale Universitaria Giapponese. La prova finale prima del ballo dei debuttanti.
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