QUANDO FINISCE UN AMORE...

31.03.2010 00:22 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: La signora in viola
QUANDO FINISCE UN AMORE...
FirenzeViola.it

"Quando finisce un amore, anche nella vita quotidiana, ormai ci si lascia via sms o mail. E’ successo così anche fra Diego Della Valle e Prandelli, senza guardarsi negli occhi e tramite comunicati stampa.
Che giornata infernale ci hanno fatto passare. Pensavo di essere tornata a scenari già visti, svenduti da presidenti e smantellati dei giocatori più importanti. La “nostra coppia” ha accumulato tensioni e incomprensioni per mancanza di dialogo. Come quando si sente raccontare che la moglie o il marito, sono stati visti in compagnia di un estraneo (la Juventus?) che spesso diventa l’amante (presunto o meno). Ma invece di parlarsi o rivolgersi ad un consulente di coppia, si fanno le ripicche. Uno: Perché non mi scrivi che non mi lascerai mai? L’altro: Lo sai che ci tengo a te, perché devo darti la prova del mio amore?
E il rapporto si incrina, nascono mugugni e sospetti mentre le loro creature (squadra e tifoseria) si interrogano perplesse. E’ stato un incontro che aveva dato, a chi li circondava, la sensazione che non sarebbe finito mai e che avrebbe vissuto nei canoni della correttezza e del rispetto reciproco. Ma chissà quale verme (referente, spia, guastatore?) si è insinuato in questo frutto delizioso!
Le colpe ognuno probabilmente le addosserà all’altro e dal circolo delle incomprensioni e delle false verità, non se ne esce bene.
Tant’è che è finita.
Avrei preferito rivedere Diego, perché penso che starà lontano da Firenze per molto molto tempo, anzi temo che non verrà più al Franchi. Fine parlatore qual è, avrei voluto che ci dicesse le cose scritte nel comunicato, di persona anche perché, come in tante coppie, i tifosi sono dalla parte che inconsapevolmente paga.
Ed infatti la giornata trascorsa in attesa di conferme, è stata un monito: senza di noi, chi vi sosterrà?
Da galantuomo non ci lascia però orfani, perché per un DV che va, l’altro torna e speriamo definitivamente.
Mi auguro che Andrea ritrovi l’entusiasmo di un tempo, perché queste dimissioni ad intermittenza hanno un po’ stufato e, con la rassicurazione di Prandelli di proseguire insieme, vediamo di creare un nuovo menage ancora più prolifico ma soprattutto chiaro e sincero.
Vorrei infine che si tornasse a parlare solo di calcio e non si praticasse più lo scaricabarile o il nascondino: i tifosi viola hanno solo la “colpa” di amare senza condizioni la loro squadra e non devono essere strumentalizzati e, siamo sicuri che la separazione sia colpa solo del mondo del pallone? Mediamo gente…"




La Signora in Viola