LJAJIC E BABACAR, I GUIZZI DELLA SPERANZA...
“Più che Santana, vi ci vuole un santone” recitava uno striscione nello spicchio empolese e questo ha il nome di Babacar. Ci voleva proprio la zampata finale scoordinata, sgangherata, deviata ma efficace visto che ha concesso alla Fiorentina di passare il turno in Coppa Italia. Ma quanto è stata brutta la nostra squadra? Se pensiamo che ci sono voluto 120 minuti per avere ragione di un Empoli che giocava addirittura con alcune riserve, è pazzesco. Anche nella Viola il turn over ha visto in campo calciatori che la domenica siedono in panchina ma si sarebbe pensata un’impresa decisamente più facile.
Donadel ad esempio, decisivo sabato, non ha ripetuto la gara contro il Bari ed ha perso molti palloni, per non parlare del suo compagno di reparto Bolatti.
Per l’argentino, ed un altro “strano elemento” che si aggira nella nostra squadra di nome Cerci, vorrei spendere due parole non legate alla tattica o al gioco ma alla finanza.
Dopo la notizia che ha definito la questione sullo stipendio di Mutu, che è stato stabilito in metà degli emolumenti per il periodo della squalifica, si è fatto un po’ di conti in tasca alla società calcolando un risparmio di circa 1,5 milioni di euro. Ebbene, potremmo evitare di pagare i sopra menzionati e risparmiare qualche soldino da spendere in uomini più determinanti per la Fiorentina? Sono impresentabili, o meglio Bolatti sarebbe pure fico ma col calcio c’ha poco a che vedere!
Nella mediocrità generale qualche guizzo ce lo hanno avuto i ragazzi cioè Ljajic e Babacar, con qualche imprecisione ma le azioni più importanti sono partite proprio dal serbo che ha pure centrato un palo.
Altro personaggio che ha dato un po’ di energia è stato Papa Waigo che, con le sue lunghe leve, innesta il turbo alle azioni gigliate e che comunque gode sempre di una grande simpatia da parte del pubblico. Quale pubblico, direte? Quei quattro amici che invece che al bar si sono ritrovati sugli spalti del freddissimo Franchi, sempre più spopolato.
Accantonata questa pratica, le nostre aspettative sono ormai concentrate da giorni sulla partita di Catania o meglio sul rientro di Mutu. Sulla scia del buonismo che ha avvolto tutti i tifosi viola o meglio del fare buon viso (possibilmente esente da pugni!) a cattivo gioco, aspettiamo Adrian ormai alla stregua di una apparizione di Fatima, consci che le sue gesta calcistiche possano riparare la nostra classifica e farci dimenticare le “altre” sue gesta.
Il momento sta arrivando!
La Signora in viola