E MENO MALE CHE C'E' LO STRIP DI KROLDRUP...
"Dopo Gilagol, l’unico brivido provato ieri allo stadio è stato il quasi abituale strip di Kroldrup, sotto il parterre di Maratona, perché altrimenti rischiavo l’abbiocco. Quanta noia e quasi rassegnazione si respira sugli spalti del Franchi!
Partite brutte se ne sono sempre viste, ma una serie lunga come questa sembra una telenovela delle mediocrità. Menomale che almeno il risultato ci è stato favorevole, grazie ad una prodezza di Gilardino, ad un gol dei suoi.
Erano una cosa essenziale sabato i tre punti, non certo il gioco, ma almeno un tempo fatto bene, qualche azione spettacolare, qualche tiro in più nello specchio della porta avrebbe fatto pensare che fossimo sulla strada della guarigione ed invece la cosa pare ancora molto lontana. La Fiorentina è ancora in prognosi riservata e purtroppo sono in arrivo due spietati “virus” che si chiamano Milan e Juventus: riuscirà ad uscirne salvando almeno la faccia?
Di sicuro dobbiamo sperare che l’infortunio occorso a Mutu non sia grave, anche perché da questo punto di vista avremmo già dato abbastanza. La sua presenza e il suo carisma si sentono soprattutto nelle gare importanti e mi sentirei appena un po’ più sicura ad affrontare le prossime trasferte con lui in campo.
Mi piacerebbe tanto che in una delle prossime gare potesse succedere un “miracolo”, una vittoria impensabile, come lo è comunque nella norma andando a giocare a Milano e Torino, ma lo sarebbe ancor di più quest’anno con questa Fiorentina. Lo desidererei certo per la classifica, ma più che altro per il morale e l’entusiasmo che non c’è più. Si va allo stadio quasi come se si andasse al lavoro, non a svagarsi con la nostra squadra del cuore, sembra un dovere e non più un piacere.
Abbiamo perso una squadra della quale essere orgogliosi, abbiamo perso un allenatore “mago”, abbiamo perso una dirigenza, stiamo perdendo la tifoseria che è il patrimonio più importante di ogni società di calcio, tanto di più di Firenze dove il rapporto fra la città e la Viola è sempre stato determinante.
Per questo penso che gli sforzi, fin qui abbastanza sterili, dei calciatori e del tecnico di dare una fisionomia alla squadra, abbiano bisogno di una “mission impossible” da trasformare in evento e di conseguenza in energia vitale per il nostro futuro.
E’ fantasia o pura follia, ma è anche la speranza che un paradosso possa ridare il via al campionato della Fiorentina che pare invece così improbabile affidandosi alla realtà.
Andiamo quindi a S.Siro, con tanta paura ma con l’augurio che, se non saranno sufficienti le gambe, il cuore ci faccia andare più lontano."
La Signora in viola