E ANDREA METTE IL BRONCIO

Articolo di Sonia Anichini (La Signora in Viola)
14.05.2012 01:05 di  Redazione FV   vedi letture
E ANDREA METTE IL BRONCIO
FirenzeViola.it

"L’ultima “perla” della Fiorentina è la mancanza di consapevolezza. Ma credevano davvero che ieri sarebbero stati accolti da applausi e cori di giubilo? Speravano forse nell’indifferenza? Tutti, da ADV ai calciatori all’attuale allenatore hanno, a più riprese, confermato che hanno fatto degli sbagli, che è stato un anno orribile quindi viene difficile non pensare ad una contestazione. Era, quantomeno, un atto dovuto, la somma di tante delusioni ma non un processo alle intenzioni che, si spera, siano quelle sbandierate di una vera ricostruzione.
Non entro in merito alle offese, mai giustificabili, ma il coro “fino a ieri dov’eri” ha un fondo di verità inconfutabile: la Fiorentina è stata lasciata in mano a persone incapaci, visto che si riconoscono gli errori, in mano a persone che hanno fatto mercati improponibili, visto che lo stesso ADV dopo il Novara rimarca che i calciatori non li ha acquistati lui, in mano a persone che hanno fatto “dell’operazione simpatia” la loro bandiera. E lui dov’era? Lui è il Presidente, loro sono suoi dipendenti e forse poteva intervenire prima.
Il futuro è nelle loro mani e noi non possiamo che aspettare fiduciosi, ma non possiamo esimerci dal salutare questa squadra e la società con i fischi. Il clima di ieri è stato, se non fosse per il disagio che abbiamo patito, consono alla stagione (calcistica) viola: grigia, triste e da brividi ma uno scarsissimo gruppo di tifosi (roba da minimi storici) è comunque intervenuto al Franchi per vedere l’ennesima bruttissima partita. Nemmeno “il canto del cigno” ci hanno concesso, nemmeno la soddisfazione di un’ultima vittoria in casa, niente. E poi si deve anche essere contenti e non protestare! Restano antipatici anche alcuni gesti di stizza da parte dei calciatori che uscivano a fine gara: ma andatevene a testa bassa e abbiate almeno in extremis la dignità di non replicare, visto che non lo avete fatto in campo.
Non sono stati fatti oggetto della “chiamata” di chiusura campionato, dei cori personalizzati come succede nei momenti di gloria ma, a “simpatico scherno”, la curva si è data ai revival ed ha evocati i miti di Batistuta e Rui Costa, passando da Oliveira a Mareggini, per finire con Bressan, Pusceddu e Pellicanò. Roba da delirio, perfettamente in tema con il periodo viola.
Peccato che questi siparietti sdrammatizzanti non li abbia sentiti ADV che, col broncio, ha abbandonato la tribuna dopo pochi minuti. Se i tifosi avessero fatto la stessa cosa, tutte le volte che si sono sentiti offesi dai suoi calciatori e da tutto il carrozzone, lo stadio sarebbe stato vuoto quasi sempre. Va invece fatto alla gente un plauso per come ha rispettato il patto fatto col presidente: tutti uniti e niente contestazione prima della salvezza, e così è stato.
Ora aspettiamo che i patti li rispettino loro".

La Signora in viola