DOPO LO "SPEZZATINO", L'ABBACCHIO DI CERCI...
"Se questo combina qualcosa di buono, viene giù il diluvio, è stata la frase più carina ed azzeccata, nel momento che abbiamo visto Cerci approssimarsi all’entrata in campo. Ha fatto gol, sono arrivati i tre punti e alla fine anche il diluvio! Se avesse buttato dentro anche la palla del raddoppio…forse nevicava! Ci hanno finalmente stupiti piacevolmente sia lui, per il tempismo con cui si è fatto trovare pronto a buttare dentro la palla, sia Mihajlovic che ha indovinato la sostituzione a dispetto dei mugugni ed i fischi della gente. Non è simpatico inveire contro un calciatore prima che abbia fatto la sua prestazione, ma le precedenti apparizioni erano state a dir poco imbarazzanti e sembrava più indicato l’ingresso di Ljajic. Questa volta Sinisa ha visto giusto o meglio la fortuna lo ha aiutato. La Fiorentina è sempre brutta e priva di gioco e di anima anche se la presenza di Mutu da un po’ più di sicurezza e spessore alla squadra, basti pensare che le uniche cose interessanti partono dai suoi piedi.
Si spera che col passare delle gare possa riprendere forma e vigore la coppia Mutu-Gilardino. Se il rumeno è scusato dalla lunga assenza dai campi, Gilagol è ancora evanescente e poco determinante ma purtroppo l’unico attaccante vero della Fiorentina.
Buona anche la prima gara di Boruc, anche se l’avversario non era di quelli che “bombardano la porta” ma che, comunque, è passato in svantaggio solo dopo la mezzora del secondo tempo perché, anche la Viola, di tiri in porta ne ha fatti veramente pochi.
Se fosse stata la prima partita dell’anno, si poteva dare colpa al bioritmo e al fatto di aver giocato alle 12,30, ma anche in orari diversi non abbiamo mai visto una squadra degna di essere chiamata tale.
Abbacchiati da quello che vedevamo in campo e con i crampi allo stomaco per la fame, ci è venuto in soccorso…l’abbacchio alla romana (terribile gioco di parole!) di Cerci a saziare la nostra voglia di punti ed avvicinarci alla gara con i giallorossi di mercoledì un po’ più sollevati (solo in classifica, però).
C’è in conclusione da annotare che continuano ad addensarsi nuvoloni neri non solo in cielo, ma anche nella “ancor non finita” storia fra i Della Valle e Prandelli. Andrea ha confermato, e non poteva essere altrimenti, quando detto da Diego ed è sinceramente penoso sentir dire, adesso, che ha sbagliato a non chiedere a Prandelli cosa lo turbasse, ma che di contro si sentivano con la famiglia Agnelli e da loro sapevano le cose.
Ma metterci una pietra sopra è chiedere troppo? Si rischia di fare come nelle separazioni, dove il rancore e i risentimenti, fanno dimenticare anche i momenti belli vissuti insieme.
Non possiamo e non vogliamo farlo perché sono la nostra storia più bella degli ultimi anni."
La Signora in viola