UN "MONDO"... DI BENE
"In attesa dell'ennesima panchina, dell'ennesima sfida che, ne siamo certi, arriverà quando meno te l'aspetti". Con queste parole avevamo concluso un pensiero su Emiliano Mondonico appena tre mesi fa, quando con stupore ma anche con immenso piacere venimmo a sapere che il "mondo" aveva ricominciato ad allenare. La panchina in questione era quella dell'associazione "Alcolisti in riabilitazione", con sede a Rivolta d'Adda (casa sua), e fu davvero un bel modo per ricominciare. Ricordiamo ancora il suo primo commento... "Questo sport mi da tanto, è giusto fare qualcosa anche per gli altri. E poi non vedo l'ora di tornare al massimo". In quell'occasione ci permettemmo di tradurre quello che sembrava un messaggio subliminale... "Presto tornerò ad allenare su una panchina di serie A". Detto, fatto: da ieri Emiliano Mondonico è il nuovo tecnico del Novara. Sostituirà Attilio Tesser, pigmalione del ritorno della squadra piemontese nella massima serie, ma da tempo in crisi di gioco e di risultati. Da quì l'esonero, ed il cambio con l'esperto Emiliano. Anche in questo caso ci piace riportare le prime parole di Mondonico... "E' come se si chiudesse un cerchio: esattamente un anno fa (era il 29 gennaio 2011 ndr.) venivo operato per la prima volta (diagnosi, un tumore all'addome ndr.) La seconda operazione fu il 14 luglio, sei mesi dopo, ed ora torno ad allenare su una panchina di serie A. Il calcio è il mio..."mondo", non ne posso fare a meno". Chapeau mister! Una vecchia regola del giornalismo dice che è sbagliato autocitarsi (LEGGI QUI'), che non è deontologicamente corretto. Può darsi... per una volta però ce lo concediamo e siamo davvero felici di essere stati buoni profeti. Del resto con un personaggio come Emiliano Mondonico non era difficile prevederlo: lui non ha mai mollato, neppure quando la malattia sembrava averlo definitivamente prostrato... "il mondo, non si è fermato mai un momento" (lo cantava Jimmy Fontana nel 1965). Emiliano ci ha sempre pensato, e preferiamo considerare questi 12 mesi come una semplice pausa di riflessione, prima di ripartire più forte e più "cazzuto" di prima.
Qualcuno si chiederà il perchè di tanto entusiasmo alla notizia del ritorno in panchina di Emiliano Mondonico: beh... innanzitutto quando una persona vince una battaglia personale (contro la sfortuna, piuttosto che contro una malattia) è sempre un evento da celebrare. Nel caso di Emiliano Mondonico subentra un affetto che travalica l'ordinario, il consueto. "Mondo" è un tifoso viola, "mondo" ha la tessera del 7Bello (memorabili alcuni striscioni appesi al Franchi... "Lotta Emiliano, noi ti sosteniamo" (nella foto), oppure... "Forza Mondo vinciamo insieme"), "mondo" ama Firenze e Firenze ama lui, "mondo" ci ha riportato in serie A (e come diciamo sempre... "se siamo qui lo dobbiamo anche a lui"). In più "mondo" ha dato tanto al calcio italiano, non ha mai venduto fumo, è un uomo come tanti (non ha la spocchia del divo), ha fatto grande il "toro" degli anni '90, non ha mai avuto in simpatia la Juventus... Può bastare?
E allora, come si direbbe ad un vecchio amico, ad una persona cara, ad un fratello che pensavamo di aver perduto... "Bentornato Emiliano, ti auguriamo un "mondo" di bene!"