NUOVO FRANCHI, A luglio la risposta di ACF
Come riportato dall'edizione odierna de La Nazione il percorso del progetto per il restyling dello stadio Franchi è appena iniziato. Sono già in corso frequenti incontri (un paio alla settimana) dei tecnici di Palazzo Vecchio con il gruppo di progettazione di Hirsch per definire come elaborare un progetto di fattibilità tecnico ed economico completo da sottoporre a una pre-conferenza dei servizi. In questa fase si stanno verificando tutti gli aspetti del progetto, anche affinando i dettagli, proprio per rispondere a tutte le esigenze sia normative che funzionali. Sono contemporaneamente in corso anche i controlli sul possesso dei requisiti. Solo quando questo particolare nodo sarà sciolto, e ci vorranno fra le 4 o le sei settimane, inizierà il conto alla rovescia dei 60 giorni. Quelli che a norma di bando di concorso, sono stati concessi agli architetti vincitori per la consegna del progetto di fattibilità tecnico economica.
Nel frattempo, entro un paio di settimane è attesa anche la visita del ministro della cultura Dario Franceschini che verrà a visionare più da vicino il progetto vincitore. Ma l’attesa più grande è per il progetto di fattibilità, che dovrebbe essere pronto fra la fine di giugno e i primi di luglio. Perché solo con quello in mano Palazzo Vecchio e Fiorentina potranno sedersi allo stesso tavolo per cercare di capire se e quanto dovrà stare fuori dal Franchi la Fiorentina per consentire la realizzazione dei lavori di ristrutturazione. Non solo. Quella sarà probabilmente anche la prima occasione in cui il sindaco, i progettisti e i rappresentanti di Rocco Commisso potranno confrontarsi un po’ più approfonditamente su quale sarà l’apporto della società viola su un aspetto tutt’altro che banale: il fronte degli spazi commerciali. In ballo ci sono 15mila metri quadri di commerciale, direzionale e alberghiero che hanno il valore stimato di un investimento da 30 milioni di euro. Se ancora una volta il patron viola non vorrà essere della partita, Palazzo Vecchio ha già in mente un piano B: un project financing che coinvolga altri imprenditori e che in ogni caso trasformi non solo lo stadio, ma anche il volto del quartiere. La posa della prima pietra è comunque già fissata nell’autunno del 2023. Da quel momento ci saranno tre anni per concludere i lavori e consegnare il nuovo Franchi alla città. I finanziamenti del Pnrr (utilizzati anche per la tramvia) hanno termini precisi e lo stadio sarà ristrutturato grazie ai 95 milioni del ministero della cultura e agli ulteriori 55 del Ministero dell’Interno.