LA NAZIONE, Quando Davide e Golia si scambiano i ruoli
Il collega Benedetto Ferrara, attraverso le pagine di oggi de La Nazione, ha commentato così la rivalità tra Fiorentina e Juventus: “Uno scudetto “rubato”, un fenomeno (Baggio) portato via, gli scontri in piazza, giorni folli del tempo che fu. Troppe storie. In realtà spiegare il perché di questa sfida che sembra tutto ma poi resta una partita, non ha quasi più senso. La differenza in classifica non è certo così incolmabile e la Juve non è più quella di prima, perché poi tra squalifiche, inchieste e tutto il resto, la loro è una sfida soprattutto contro se stessi, l’arroganza del conta solo vincere, tanto che di calcio bello a Torino ne vedono poco, e questo non lo diciamo solo noi.
[…] E poi chi ama il viola ed è circondato dal verde delle colline il bianco e nero non può affascinare nemmeno un po’. E la partita, in fondo, è ciò che conta per davvero. Lì misuriamo il nostro orgoglio e anche la nostra mai nascosta presunzione. Noi più belli. Loro mah. Noi siamo una città, loro una squadra diffusa. Piccoli dettagli di un modo di vivere l’appartenenza. La verità è che il tempo passa, il calcio cambia ma questa sfida, che tu lo voglia o no, ti fa sempre accelerare il battito del cuore. E che sia benvenuta, allora. Il calcio è emozione. Finché c’è quella il suo lato più oscuro riusciamo a dimenticarlo per un po’”.