BIGICA, Finale la sento mia. Vlahovic-Verona ok

20.08.2020 18:30 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: Radio Bruno Toscana
BIGICA, Finale la sento mia. Vlahovic-Verona ok
FirenzeViola.it

Emiliano Bigica, ex allenatore della Fiorentina Primavera ed attuale tecnico dei pari età del Sassuolo, ha parlato così del suo passato in viola, ma non solo: "Abbiamo iniziato il 4 agosto, il giorno in cui ho firmato per il Sassuolo. E' una società che crede molto nel settore giovanile, tanti ragazzi hanno esordito con De Zerbi che è molto attento al movimento dei giovani. Cercavo una nuova sfida e mi ero stancato di aspettare, il responsabile del settore giovanile neroverde era qualche anno che mi faceva la corte, avevo bisogno di una persona che avesse fiducia in me e non ho esitato ad accettare questo nuovo incarico".

Si trova a lavorare in una struttura meravigliosa.
"Ci sono tutti i presupposti per lavorare nel modo giusto, c'è tutto per poter fare le cose nella maniera corretta e sinergia con la prima squadra. Inizieranno dal 24 agosto e saremo su due campi adiacenti e per me e i ragazzi sarà un motivo di crescita e miglioramento. Un continuo contatto con i loro idoli e per me con un allenatore emergente e propositivo da cui ho tanto da imparare".

Immagino si sia posto obiettivi di una certa importanza.
"Li ho io dentro di me, ma la società mi ha chiesto di salvarmi con un calcio propositivo ed è quello che ho sempre cercato di dare anche se sono i calciatori a fare la differenza, i gruppi che vengono a formarsi hanno determinate caratteristiche che un allenatore deve riuscire a sfruttare".

Cosa prova a vedere la finale di Coppa Italia conquistata da lei, ma che non può giocare?
"Tanti incroci che il destino si diverte a riservare alle persone. Dopo tanta fatica, è stato un anno particolare e terminato prima siamo riusciti ad arrivare in finale. Dei tre anni è la squadra che aveva una classifica non abituale alla Fiorentina, ma che giocava meglio e che mi sarebbe piaciuto vedere a fine anno che crescita avrebbe potuto fare, stavamo migliorando e avevamo raggiunto l'ennesima finale. I primi di maggio è stata la prima cosa a cui ho pensato quando mi sono separato dalla Fiorentina, i viola rispetto al Verona l'hanno conquistata eliminando squadre importanti, con partite intense e con avversari di tutto rispetto. I gialloblù hanno avuto coincidenze fortunose nei primi turni e in semifinale ha eliminato la Roma. Sento questa partita un po' mia, ma sono convinto che i ragazzi sono responsabilizzati e mentalizzati per regalare la prima gioia della loro gestione alla nuova proprietà. Spero di andare a vedere la partita e che non ci sia troppo accesso limitato, per il resto sono convinto che per i ragazzi, le persone dello staff e Aquilani stesso sia una prova importante per il prosieguo del campionato".

La crescita della sua Fiorentina com'è andata?
"Sono sempre state stagioni in crescendo, forse il secondo anno dove sono state complici situazioni come la squalifica di Montiel dopo la finale di Coppa Italia, siamo calati nelle ultime 7 partite anche se abbiamo pareggiato dopo situazioni contingenti e sfortunate. Noi sappiamo i sacrifici che si fanno e pareggiare partite dove al 90' vinci 2-0 ti rode perché sai che quei punti saranno pesanti e ci avrebbero permesso di arrivare davanti al Torino e avere il vantaggio del doppio risultato ai playoff. Diversi ragazzi sono andati in prima squadra, molti giovani sono stati presi in considerazione... Dalle Mura, Brancolini ha esordiato in A: un pochino di mio c'è".

Aquilani è pronto per l'esperienza in Primavera?
"Ha tanta esperienza da calciatore che lo può aiutare ad allenare una squadra importante come la Fiorentina Primavera in un campionato molto difficoltoso. Ha i collaboratori giusti per aiutarlo a crescere, ha un responsabile come Angeloni che potrà supportarlo".

Vlahovic al Verona è la soluzione giusta per lui?
"Penso che debba staccarsi un attimo per andare a giocare, per formarsi, in una piazza importantissima con un allenatore a cui somiglio un po' e sono convinto che potrà trarre grande vantaggio da questa nuova esperienza. Io gli sono sempre stato con il fiato sul collo perché se trova continuità di rendimento per me può diventare uno dei più grandi centravanti al mondo, deve andare a 100 all'ora come ha sempre fatto in allenamento".