POESIO A RFV, Non pronti per l'Europa League. Italiano...

30.05.2024 17:49 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
POESIO A RFV, Non pronti per l'Europa League. Italiano...
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Ai microfoni di Radio FirenzeViola, durante "Palla al Centro", ha parlato il noto giornalista e tifoso viola Ernesto Poesio, che in merito alla sconfitta patita ieri sera ad Atene dalla Fiorentina, si è così espresso. 

Come ci si approcciadi nuovo alla Conference?
"E' una coppa lunga e dispendiosa, con trasferte che portano via tempo, energie e punti in campionato. Ieri speravamo che la squadra facesse un salto, entrando in una dimensione europea più alta ma così non è stato, perciò va da se che la Fiorentina non è pronta per quella dimensione. Non ci siamo arrivati dal campionato - nonostante i tanti posti a disposizione - ne' dalla Coppa, che sicuramente era una strada più semplice. Commisso ha detto di essere soddisfatto per aver fatto un punto in più della scorsa stagione, ma se ragioniamo così ci vogliono 10 anni per crescere. Al momento evidentemente la dimensione della Fiorentina è questa e quindi per fare questo salto serve migliorare la qualità della squadra". 

Vede dei limiti anche di Italiano nelle tre finali perse?
"Si perché la Fiorentina ieri è entrata in campo con paura. Quella che era l'esperienza dell'anno scorso, anziché diventare uno stimolo si è tramutata in un freno. Ieri la squadra era contratta. Non mi sono piaciute la gestioni di Beltran e Ranieri, che per altro, come Igor, ha fatto l'errore decisivo da subentrato. Certo, la squadra è quello che è e Italiano non ha avuto una grandissima scelta tra giocatori non al top della forma, qualche infortunio, una rosa un po' corta. Sicuramente non si è vista la miglior Fiorentina, ma i limiti erano noti da tempo: non a caso la squadra in campionato è passata dal quarto all'ottavo posto nella seconda parte di stagione". 

In vista dell'anno prossimo, si aspetta una rivoluzione?
"Ribalto la domanda: quant'è soddisfatta la dirigenza di questa annata? Perché temo che ci sia una visione diversa tra quella di una parte della città e di chi pensa che questa sia stata, tutto sommato, una stagione positiva. Se la società, che ancora non ho sentito parlare, è soddisfatta, io non mi aspetto una rivoluzione. Mi aspetto che cambi il tecnico e poco altro. Servono obiettivi e ambizioni". 

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