MORABITO A RFV, Viola, a gennaio prima le cessioni

19.11.2022 19:15 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
MORABITO A RFV, Viola, a gennaio prima le cessioni
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L'operatore di mercato Vincenzo Morabito ha parlato oggi a 'Viola weekend', di Radio Firenzeviola per commentare l'attuale situazione in casa viola, ad un mese e mezzo dall'inizio del calciomercato: "Siamo in un periodo in cu ci sono molte voci che circolano. Mi aspetto un mercato molto attivo, in quanto questa stagione è anomala. Non sarà il solito mercato invernale ma qualcosa in più. Parlare di obiettivi è prematuro, prima ci sarà da far uscire qualcuno. Dovremo vedere la posizione di Gonzalez sul quale punterei ancora. Il ragionamento delle cessioni si fa anche in estate, ma in quel periodo c'è più tempo. Il mercato sarà più simile a quello estivo, a Firenze però qualcosa deve uscire se si vuole comprare".

La Fiorentina ha pagato Gonzalez 27 milioni, sarà dura rivenderlo per quella cifra...
"La Fiorentina ha dirigenti preparati e non mi aspetto una sua cessione. I viola secondo me proveranno a recuperalo in tutti i sensi". 

Zurkowski andrà al Mondiale ma a Firenze non ha trovato spazio. Potrà essere il sacrificato?
"Si, potrebbe essere lui. Un altro che ha dato qualcosa in meno da quello che ci si aspettava è Dodo, ma i viola stanno risalendo la china". 

Si è parlato molto dello scambio Zurkowski-Parisi fra Fiorentina ed Empoli...
"Fra Empoli e Fiorentina non è mai facile trattare. Non penso che potrà essere una pista percorribile, Corsi diventa viola quando gli si parla di Fiorentina". 

Secondo lei uno fra Jovic e Cabral potrebbe lasciare Firenze a gennaio?
"A gennaio si cercano spesso attaccanti. I viola hanno Jovic che dovrebbe rimanere, si spera possa fare il salto definitivo. Il suo bilancio è un po' debole. Cabral dovrebbe ritrovarsi un po', in Serie A ne ha fatti solo due. Forse deve giocare con più continuità, se giochi poco è difficile mettersi dentro gli schemi d'attacco".

Cosa pensa del caso Gonzalez?
"Se lui non gioca contro il Milan e poi torna infortunato dal ritiro dell'Argentina mi fa presupporre che fosse davvero infortunato. Capisco però le società che spendendo molti soldi possano non essere felici: forse sbagliano i giocatori. Bisogna cominciare, nella comunicazione, a dire le cose come stanno e i giocatori devono lavorare, non ci si adagia sugli stipendi".