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Mauro Gibellini: "Senza Kean sarebbe stata una viola dimezzata. Va ringraziato Commisso"

Mauro Gibellini: "Senza Kean sarebbe stata una viola dimezzata. Va ringraziato Commisso"FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca
Oggi alle 11:31Radio FirenzeViola
di Samuele Fontanelli

Il dirigente sportivo Mauro Gibellini è intervenuto a Radio FirenzeViola durante la trasmissione "Chi Si Compra" per analizzare le tematiche più attuali di casa gigliata. Queste le sue parole a partire da cosa sia mancato alla Fiorentina per entrare per insidiare le prime posizioni del calcio italiano: "Intanto la distribuzione dei soldi che qui in Italia non è equa. In altri paesi c'è un maggiore equilibrio. Questo crea delle diseguaglianze. Nonostante il livello della Premier League sia superiore le nostre squadre sono sempre competitive e ci vorrebbero accordi per raggiungere maggiori introiti. La Fiorentina subisce questo pur avendo un proprietà generosa che ha investito molto. Operazioni tipo quella di Kean sono fondamentali. Se costruisci bene la squadra i risultati arrivano".

Come si arriva a tutti questi esuberi da piazzare?
"C'entra sicuramente la competenza ma anche il fatto che se sono giustificati i 30 milioni per Ronaldo, che ti fa aumentare il fatturato, sono meno giustificati i 2 o 4 milioni per giocatori normalissimi. Questo ti porta a svendere dei giocatori. Bisogna essere attenti. Non ci sono grandi segreti, bisogna saper fare calcio. Atalanta e Udinese hanno dimostrato di saperlo fare, hanno le idee chiare e sprecano meno rispetto alle altre squadre".

A proposito di esuberi, cosa pensa della situazione di Beltran?
"Potenzialmente ha delle ottime qualità. Non so perché non sia riuscito a dimostrarle, dipende anche dal carattere. Si intuisce che potrebbe fare molto di più. Le difficoltà a piazzare giocatori ce le hanno tutti comunque. Purtroppo siamo diventati un mercato di seconda fascia. Non possiamo più comprare le prime scelte, noi ci scordiamo i giocatori che costano tanti soldi. Giochiamo sugli scarti degli altri, da rivalutare. Dopo però il problema è che non hanno appeal sul mercato internazionale se non vanno bene. Quindi non riesci a venderli. Ecco perché sono importanti le persone che sanno come si costruisce una squadra. Oggi si fa spettacolo e intrattenimento e non si fa più calcio. L'Italia è rimasta indietro".

Cosa significa per la Fiorentina essere riuscita a trattenere giocatori come Kean e Comuzzo?
"E' una cosa molto positiva. Senza Kean la Fiorentina sarebbe dimezzata. Fossi un tifoso della Fiorentina ringrazierei Commisso per aver convinto Kean a rimanere. Pioli è un tecnico esperto, ben visto e che ha già vinto. Può essere il collante per costruire un base su cui aggiungere via via ogni anno due tre giocatori importanti. L'Atalanta ha fatto così".

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