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Marianella: "Non è tempo di guardare ai cognomi. Vienna decisiva"

Marianella: "Non è tempo di guardare ai cognomi. Vienna decisiva"FirenzeViola.it
Oggi alle 15:48Radio FirenzeViola
di Matteo Luconi

Massimo Marianella, giornalista e telecronista di Sky Sport è intervenuto ai microfoni di RadioFirenzeViola nel corso della trasmissione "Palla al Centro" per parlare del difficile momento della Fiorentina, acuito dalla sconfitta col Milan e dall'ultima posizione in classifica: "La stagione è legata alla Conference, era l'obbiettivo principale e lo è ancora di più in questo momento. E' un momento molto difficile. La Fiorentina va giudicata dalla classifica che ha e non sta giocando un bel calcio, è in grande confusione ma mi rifiuto di pensare che sia tutto da buttare perchè l'allenatore è bravo. Penso che la società abbia fatto dei passi importanti con i soldi spesi e per volontà messa sul mercato. Penso sia una squadra fragile. Il problema non è la difesa a 3 o 4. E' una serie di piccoli problemi che sommati diventano grandi. Questa squadra sta dimostrando di avere dei singoli senza una personalità tale da prendersi sulle spalle la squadra e tira poco in porta. Per me ci sono due problemi: continuo ad avere un grosso dubbio sulla condizione fisica della squadra. Sembra una squadra non in condizione, che non riesce a prendere in mano la partita, ad imporre un ritmo anche quando è in vantaggio. Inoltre io penso che sui calci piazzati la squadra tremi sempre".

Qual è il confine tra la squadra che anno scorso batteva le grandi almeno una volta e che, quest'anno, non riesce a tenere il vantaggio in 10 per quattro minuti?
"Per me è un problema di personalità, è una squadra molto fragile. La qualità a questa squadra la devono dare Gud e Fagioli e per ora non la stanno dando. Stanno underperformando. Molto di questa formazione si lega anche alla mancanza di Cataldi e Adli. La squadra poi è stata rinforzata, ma hai perso due gocatori che ieri sarebbero stati utili. La non riconferma di questi due calciatori è un segno meno. Poi siamo ancora all'inizio e per me è stato un inizio maledetto. Basti pensare a Cagliari e Torino. Moise Kean non doveva fare goal, ma solo spostarsi e la Fiorentina aveva 4 punti in più. La Fiorentina è stata sovrastata solo col Napoli. Col Como invece sei solo calato, è preoccupante, si, ma non sei stato sovrastato".

Cosa fare per ripartire?
"Bisogna vincere a Vienna, però buttare tutto non è la soluzione, bisogna costruire con quello che si ha. La squadra non è male. Non so se Pioli stia pensando di cambiare l'assetto in difesa. ovvero passare a 4. Io ci proverei per vedere le risposte. Poi bisogna vincere. Gud, inoltre, non lo farei giocare, nonostante sia il suo più grande difensore. Ora non bisogna guardare i cognomi. Devi andare in campo e vincere. Purtroppo come la leadership, anche la personalità dei singoli non è allenabile. Quindi il problema resta che la squadra è fragile e spero che un buon risultato dia nuova carica e convenzione. Vedo una squadra impaurita. Ieri una squadra come la Fiorentina che va in vantaggio contro un Milan in difficoltà deve tenere in mano la partita. Poi ti ha girato tutto male, per esempio con Ranieri che non è stato fatto rientrare".

De Gea ha responsabilità sul goal?
"De Gea era coperto, nel replay da dietro si vede che fa destra e sinistra con la testa per capire quando parte il tiro e a quel punto parte tardi. Quello è un goal che l'80% dei portieri prende, ma avendo De Gea, che è un supereroe tra i pali, speri possa fare l'ennesimo miracolo. L'errore vero è quello di Cagliari e li l'hai pagato a livello carissimo. Per il resto ha fatto quello che fa un grandissimo portiere all'interno della top 10 mondiale".

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