EX DT VENEZIA A RFV, Maleh rimanga: vi spiego
Paolo Poggi, dirigente sportivo che ha condiviso con Youssef Maleh l'esperienza a Venezia in qualità di dt, ha parlato da Radio FirenzeViola soffermandosi inizialmente sull'attualità che lo riguarda in prima persona: "Sono un po' più rilassato rispetto alla stagione scorsa, seguo il calcio da un'altra prospettiva dalla quale si impara molto di più di quando si è direttamente coinvolti".
Maleh, che lei ha avuto a Venezia, sta giocando poco. Come si spiega?
"E' stato uno degli artefici della promozione del Venezia due anni fa, poi ha avuto un momento di crescita a Firenze trovando i suoi spazi. Ora un po' meno. E' difficile dal mio punto di vista dare una spiegazione in quanto non vivo la situazione dall'interno: evidentemente gli sta mancando qualcosa, ma conoscendolo a livello caratteriale penso possa ritrovare la sua crescita".
Lei consiglierebbe al giocatore un prestito a gennaio?
"Prima di tutto mi chiederei perché l'allenatore non mi sta utilizzando, anche se è molto difficile per i giocatori farlo. Ma almeno capirebbe se c'è la possibilità di lavorare di più. Eventualmente andare via da Firenze non so se sia una cosa saggia in questo momento, anche se un giocatore penso debba seguire i propri istinti. Poi non so se Youssef stia davvero valutando di andarsene, di sicuro gli consiglierei di riconquistarsi i propri spazi".
Da quando Maleh è a Firenze ha più avuto modo di ricontattarlo?
"No, a parte qualche messaggio naturalmente quando lo scorso anno abbiamo giocato contro".
Da ex attaccante, si aspettava qualcosa di diverso da Jovic?
"Sì, credo non sia stato neanche molto fortunato, soprattutto in una fase in cui per chiunque impattare il campionato italiano è molto difficile. Anche se naturalmente ci si aspettava qualcosa di più, così come da Cabral".
Lei crede più in Cabral o in Jovic?
"Avrei scommesso più sul brasiliano, però non è la stessa cosa giocare in qualsiasi altro campionato europeo e poi confrontarsi con quello italiano, che ha difficoltà enormi venendo da fuori. Quando si prende coscienza di questo, si comincia a migliorare".
Che sessione di mercato invernale si aspetta?
"Non lo so, perché con la stranezza del campionato di quest'anno non so immaginarmi come si arriverà. Ci sarà una sosta abbastanza lunga e quindi le idee faranno in tempo a cambiare rapidamente rispetto al momento in cui si ripartirà. Di sicuro sarà una finestra di mercato diversa dalle altre".
Da ex Udinese, la sta sorprendendo la squadra di Andrea Sottil?
"Sicuramente per quanto riguarda i numeri e i risultati che sta facendo. Meno se, invece, si guarda individualmente alla squadra, che è gruppo da ormai due o tre anni. La capacità di Andrea è stata quella di capire a fondo i giocatori e non solo fisicamente".
Da Sottil figlio, invece, cosa aspettarsi quest'anno?
"Il suo apporto è sempre molto utile, non ci sono tanti giocatori in Italia con quelle capacità. Avendolo visto nascere, mi auguro che riesca ad avere una consacrazione definitiva".