CLERICI A RFV, Firenze nel cuore. Cabral continui così
Sergio Clerici, soprannominato il Gringo, ex attaccante viola negli anni '70, è intervenuto dal Brasile ai microfoni di Radio FirenzeViola, trattando in principali temi in casa viola. Queste le sue parole: "Adesso la Fiorentina ha fatto dei risultati abbastanza buoni. La guardo sempre per vedere come va. La Fiorentina dovrebbe fare sempre dei bei campionati, perché è una grande squadra e perché la città se lo merita. Io ho giocato in tante squadre ma per la Fiorentina faccio il tifo".
Se pensa a Firenze cosa le viene in mente?
"Ho passato due anni bellissimi anni a Firenze, mi è dispiaciuto andare via. Mi ricordo che il presidente mi ha venduto per l'età. Poi sono andato a Napoli 2 anni. Ho giocato nella Fiorentina 2 anni e nel Napoli altri 2: avrei voluto starci di più in queste due squadre. Però, l'allora presidente Ugolini mi disse che se non mi avesse venduto in quella sessione di mercato non avrebbe più potuto farlo".
Lei ha sfruttato gli assist di Antognoni.
"Antognoni ha esordito con me. Avevamo un grande allenatore, Liedholm, capiva molto di calcio, era una persona buona, riusciva a comprendere anche noi giocatori. Ho un ricordo bellissimo della Fiorentina".
Adesso alla Fiorentina c'è un altro attaccante brasiliano. Che ne pensa di Cabral?
"Prima di indossare la maglia viola, aveva già giocato in altre squadre europee. Se continua così, a fare gol, anche qua inizieranno a parlarne sempre di più."
Mi sa dire un giocatore brasiliano su cui potrebbe puntare la Fiorentina?
"Ti direi l’attaccante del Palmeiras, Rony. È un giocatore da Europa, un attaccante che si inserisce senza paura e continua a giocare molto bene ogni domenica. È un calciatore sempre in movimento e ultimamente sta segnando con continuità".
Nel nostro campionato ci sono proprietà sempre meno italiane.
"Io ho sentito Commisso, i giornali ne parlano bene qua in Brasile. La Fiorentina è una grande squadra. Chi non vorrebbe andare nella Fiorentina? I viola qua in Brasile sono conosciuti come una grande squadra. La città è bellissima, perciò tutti ci volevano giocare".