ARGURIO A RFV, Biuk valido. Consiglio altri due nomi
Ai microfoni di Radio FirenzeViola, durante “Palla al Centro”, è intervenuto Christian Argurio, ex vicedirettore sportivo dell’Hajduk Spalato ora all’Istria. Si è soffermato su Stipe Biuk, esterno d’attacco classe 2002 seguito dalla Fiorentina che lui ha avuto proprio a Spalato. Ecco le sue parole: “Biuk è un giocatore che ho a cuore, l’ho visto crescere. Nel 2018 andai a vedere delle partite di settore giovanile in Croazia. Vidi l’Hajduk under 17 e notai questo ragazzino, mi colpì. Quando poi finii all’Hajduk nel 2019 lo ritrovai nella Primavera e notai i progressi che aveva fatto. Si vedevano le qualità e la professionalità. Ad oggi è già pronto per passare in un altro club perché è maturo. Gli farebbe male rimanere ancora in Croazia. È un attaccante esterno con caratteristiche particolari: attacca bene la profondità ma sa fare anche gol da centravanti o da seconda punta”.
Qual è il ruolo in cui rende al meglio?
“Se dovesse arrivare a Firenze avrebbe la fortuna di lavorare con un tecnico che migliora i giocatori come Italiano, è un grandissimo allenatore. Biuk è nato a Spalato, una città con grande temperamento. Ha grande professionalità e la sua versatilità è notevole: è un attaccante esterno a sinistra, gli piace giocare a piede invertito essendo destro. Ha grande qualità nel saltare l’uomo e nell’andare al tiro a giro. Ma sa giocare anche sulla destra ed è stato messo in ruoli diversi. Ha capacità di vedere la porta, una buona tecnica unita al dribbling. È anche intelligente tatticamente, cosa che lo aiuterebbe nel calcio italiano. Sa fare anche assist, vede le giocate prima e sa giocare bene anche di sinistro, nonostante sia destro. È un giocatore che si costruisce il modo per inserirsi e fare male. Più cresce, come in un ambiente come quello italiano, e più può diventare un giocatore con tanti gol e assist in stagione. Ha tutto il tempo, avendo solo 20 anni”.
Per compararlo con qualche giocatore viola, può ricordare l’evoluzione che ha avuto Bonaventura?
“Si, in prospettiva sì. Questa trasformazione tattica la sta già avendo in Croazia, come ho detto gioca in vari ruoli diversi. Alla Fiorentina però è un’altra cosa. Ad oggi, è più sfruttabile nel suo ruolo naturale, cioè come esterno. Ciò non toglie che per le sue caratteristiche non possa arrivare a fare un ruolo alla Bonaventura, cioè più centrocampista o trequartista. Un allenatore bravo come Italiano può riuscirci”.
Su quali fronti deve lavorare maggiormente?
“Lavorare in un campionato più importante rispetto a quello croato. Non è equiparabile a quello di Serie A. Gli manca questo, l’esperienza di un campionato diverso ed estremamente tattico. Ma la sua intelligenza dal punto di vista tattico unita alla sua professionalità, penso che lavorandoci sopra possa farlo migliorare assai e diventare un giocatore completo. È anche strutturato fisicamente”.
Sarebbe più adatto ai viola o all’Atalanta, altro club su di lui?
“Sono entrambi grandi squadre con grandi allenatori. Valorizzano i giocatori che vengono da fuori. La Fiorentina può avere un po’ più di fretta nel volere il giocatore pronto, l’Atalanta lavora con più calma. Farebbe comodo ad entrambe, senza però pensare che nel giro di poche partite possa fare la differenza. Chiunque lo prenda, deve farlo per un progetto, volto a valorizzarlo nel tempo”.
Quanto vale economicamente Biuk in questo momento?
“Dal punto di vista del presidente dell’Hajduk, una persona molto attenta a tutto, penso abbia capito che questo è il momento buono per cedere Biuk. Ora o a giugno. Credo che tra i 5 e i 7 milioni di euro sia la valutazione giusta. Una squadra come la Fiorentina deve arrivare prima su questi giocatori, avendo specialmente un’area scout di altissimo livello. Per me potrebbe garantire una plusvalenza in futuro”.
Se dovesse consigliare un giocatore del calcio croato?
“Un altro under 21 interessante è Baturina della Dinamo Zagabria. È un 2003 con margini di crescita assolutamente importanti: centrocampista offensivo. Nasce dall’Hajduk e poi passa alla Dinamo. Oltre a lui sollecito anche Mauro Perkovic dell’Istria”.