Non solo Fiorentina. Inizia la Conference anche delle altre favorite

Più che un obiettivo, un obbligo. Lo scrive la Gazzetta dello Sport a proposito della Fiorentina e della sua quarta partecipazione in Conference League. Perché dopo due finali e una semifinale i viola hanno accumulato un enorme credito con la competizione. E perché questa edizione, quella 2025-26, sembra alla portata.
La Gazzetta scrive: sulla strada che porta alla finale di Lipsia si fa davvero fatica a trovare un ostacolo che faccia paura, qualcosa di simile al Chelsea dell'anno scorso. Le altre favorite, insieme alla Fiorentina, arrivano da Inghilterra e Spagna. Da Londra ecco il Crystal Palace, club che si era qualificato in Europa League prima di essere declassato in Conference per la questione multiproprietà, ma secondo la rosea le Eagles come valore non sono neanche paragonabili al Chelsea e nemmeno al West Ham che battè la Fiorentina in finale nel 2023. Anche il Real Betis che ha eliminato la squadra allenata da Palladino a maggio è superiore al Rayo Vallecano, rappresentante della Liga, club di Madrid tornato in Europa dopo 24 anni.
Dalla Germania invece ecco il Mainz, che ha concluso sesto, a -30 dal Bayern Monaco, l'ultima Bundesliga, impegnato subito in un complicato playoff contro il Rosenborg; più pericoloso lo Strasburgo (Ligue1), spendacciona filiale del Chelsea. Occhio anche all'Anderlecht di Thorgan Hazard e all'Aek dell'ex viola Jovic (e di Martial), avversarie stasera, ma anche al Besiktas di Solskiaer.
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