"La differenza dei numeri 10", il commento su Fiorentina-Roma di Alberto Polverosi

"La differenza dei numeri 10", il commento su Fiorentina-Roma di Alberto PolverosiFirenzeViola.it
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di Redazione FV

"La Fiorentina, che ha perso per la terza volta di fila in casa, ha giocato la migliore partita di questa stagione e con questo abbiamo già spiegato le difficoltà di una squadra sfiduciata e il valore della vittoria di una squadra in piena fiducia, la Roma. E’ stata la “migliore partita” dei viola anche perché quelle precedenti erano inguardabili. Questa ha lasciato qualche timido segnale positivo, il gol di Kean dopo 464 minuti, la spinta di Dodo, le occasioni create (un palo di Moise, una traversa di Piccoli e uno sciagurato errore di Gosens a porta spalancata), insomma qualcosa si è visto. Bisogna fare attenzione alla Roma. Non è una squadra che trascina, che ruba l’occhio, che punta al dominio. Però è una squadra furba, concreta, anche fortunata, soprattutto capace di aggrapparsi al risultato e difenderlo a denti stretti". Si apre così il commento, sulle colonne del Corriere dello Sport, di Alberto Polverosi. Il noto giornalista analizza la sfida del Franchi facendo anche un paragone tra i numeri 10 delle due squadre, da una parte Soulè e dall'altra Gudmundsson: "La Roma ha due 10 che sono una meraviglia. Il 10 più giovane, Matias Soulé, parte dall’esterno, il 10 più anziano, Paulo Dybala, fa anche il centravanti-ovunque. E insieme fanno la Roma. Anche la Fiorentina fra i suoi tesserati ha un numero 10, Albert Gudmundsson, appare sulla lista che viene consegnata all’arbitro prima della partita e poi sparisce. E’ davvero un mistero quello che sta accadendo all’islandese, insieme a Kean doveva essere il giocatore decisivo e invece è un giocatore perso".

Polverosi poi si è concentrato sull'attacco gigliato: "Ieri Pioli ha rimesso insieme i due centravanti nel secondo tempo, per poi schierare tutta l’argenteria in attacco con l’ex Dzeko. E’ vero che Piccoli ha centrato la traversa, ma appena è entrato lui è uscito (di scena) Kean, dopo un primo tempo (quando giocava da solo in attacco) da iradiddio. La coppia era andata male a Torino, male contro il Como, male nel secondo tempo di ieri. Piccoli non è Retegui".