Il patto e la svolta. Le associazioni del tifo: "Tutti a Reggio ma ora tocca ai giocatori"
Come riporta questa mattina La Nazione, a Bergamo è accaduto qualcosa di inatteso: squadra e tifosi della Fiorentina, dopo l’ennesima sconfitta, si sono guardati negli occhi e hanno scelto di non mollare. È nato così un patto simbolico ma potentissimo, capace di dare una scossa all’ambiente e trasformarsi in un vero esodo: a Reggio Emilia arriveranno almeno 3.000 sostenitori, pronti a riempire quasi del tutto il settore ospiti in un momento in cui sarebbe stato più facile restare a casa. A parlarne, al quotidiano, sono i tre leade delle associoni del tifo: "Deve essere più importante per i giocatori che per i tifosi questo patto - sottolinea Federico De Sinopoli dell’ATF -. La squadra ha bisogno di certezze e fiducia ma in parte se la deve guadagnare da sola". Gli fa eco Filippo Pucci dell'ACCVC: "Questo è il punto di svolta, l’ora o mai più.
È giusto andare in massa a Reggio per dare un contributo, anche se il tifoso non può né parare né segnare. La difficoltà resta, ma si prova a trovare ciò che unisce". Chiusura con Antonio Bucciarelli di SoloViola: "La curva è sempre stata esemplare. Contestare sarebbe stato semplice, invece è rimasta sempre accanto alla squadra. Adesso devono rispondere i calciatori: ognuno si assuma le proprie responsabilità".
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