Fiorentina, troppi cambi in regia. Corriere Fiorentino: "Kessie e Milinkovic-Savic non convincono"

Superate senza scossoni le settimane della clausola di Kean, il duo Pradè-Goretti ha ripreso a tessere la tela delle trattative per il centrocampo, zona dove il mercato deve ancora incidere e dove Pioli si aspetta l’arrivo di un ultimo tassello di spessore, ovvero il regista. I viola in questo momento non hanno fretta, si legge sul Corriere Fiorentino. Negli anni in mediana la Fiorentina ha cambiato tanto: in principio furono Badelj e Pulgar a cimentarsi nelle vesti del regista con alterne fortune, ma nemmeno a Bonaventura, Castrovilli e al rientrante Borja Valero andò meglio nella seconda stagione di Serie A di Commisso.
Con l’arrivo di Italiano nell’estate del 2021 la questione pareva risolta grazie a Torreira, ma il mancato riscatto dell’uruguagio non fece altro che obbligare l’allora tecnico ad affidarsi, l’anno seguente, ad Amrabat e Mandragora. Così, dopo i tentativi dell’anno scorso di Palladino, inizialmente propenso a fare a meno di un regista in un centrocampo a due e successivamente passato a dare fiducia a Cataldi, adesso l’obiettivo è quello di non sbagliare l’identikit del nuovo regista. Si spiegano dunque i sondaggi avviati per altri profili come il parmense Sohm o lo svedese dell’Eintracht Francoforte Larsson, mentre se sul fronte arabo né Milinkovic-Savic né Kessie paiono convincere (anche per motivi economici), è dall’estero che potrebbero arrivare nuove candidature.
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