VOGLIA DI (BELLE) SPERANZE
Di tutto il gruppo, lo raccontano come quello (per ora) meno entusiasta. D'altronde anche l'estate di Babacar non è stata per niente semplice e, al di là del rinnovo di contratto arrivato dopo una lunga trattativa, il senegalese non ha vissuto giorni semplicissimi. Tanto che lo stesso prolungamento, almeno secondo l'umore dell'attaccante, poteva essere celebrato anche con maggior clamore.
Ma passato a parte, nel presente, quel che più conta per Babacar è trovare la giusta condizione fisica e mentale. Perchè poi, in campo, c'ha pensato il croato Kalinic a non far rimpiangere Baba. Senza aver ancora trovato il gol, anzi volendo mangiandosene persino un paio tra Milan e Torino. Ma fornendo al tempo stesso prestazioni solide, di spessore fisico e tattico. E se nel quadro delle giovani (e belle) speranze si sposta lo sguardo su Bernardeschi sarà più semplice accorgersi di come sia soprattutto Babacar al momento l'elemento da ritrovare.
Al pari di Vecino, uscito più che rivalorizzato dopo la finestra estiva di mercato. Sul centrocampista reduce da un'ottima esperienza a Empoli aveva messo gli occhi proprio il Napoli di Sarri, e la Fiorentina ha dovuto far orecchie da mercante di fronte a offerte pesanti. Per Vecino si dice che lo stesso Conte sia in attesa di notizie, viste le lontane origini italiane del mediano. A Sousa, nel frattempo, l'onere di rilanciare anche questo giovane patrimonio in una Fiorentina dove le belle speranze rappresentano una delle scommesse più intriganti della stagione.