VISTA IN TRASFERTA, Serata di gala per i tifosi
A cura di Patrizia Iannicelli
A poche ore dalle distrazioni del mercato "invernale", finalmente si può pensare al calcio giocato. La sfida è di quelle alla quale i soliti tifosi non possono rinunciabile, il quarto di finale in una gara unica all'Olimpico contro la Roma. Con la solita splendida ironia e fantasia, la maggior parte dei presenti che si apprestano a raggiungere Roma, si presentano al ritrovo con giacche e cravatte, un messaggio verso la società viola che parla di tifosi come clienti di un'azienda. Il clima entusiasta e goliardico accompagna l'intera carovana fatta di cinque pullman e mezzi propri in partenza nel primo pomeriggio da Firenze. Alla barriera del casello di Roma i consueti estenuanti controlli delle forze dell'ordine, che convogliano tutti i mezzi verso il settore ospiti dell'Olimpico.
Intorno alle 20.00, ancora perquisizioni a tappeto degli steward davanti e dentro i tornelli, e finalmente ognuno può posizionarsi all'interno del settore ospiti, davanti allo scenario imponente dell'Olimpico. I tagliandi venduti sono in tutto 330, ai quali si sommano quelli dei diversi gruppi arrivati dal Lazio, per una stima di circa 400 tifosi presenti. La pioggia incessante caduta dal pomeriggio continua per tutta la gara, e anche se l'Olimpico è coperto in tutti i settori, il vento la spinge verso la gradinata tale da infradiciare la maggior parte dei presenti. Poi l'adrenalina sale all'ingresso delle squadre, la formazione è quella scontata, il modulo del 3-5-2, con Tatarusanu tra i pali, Savic al centro della difesa insieme a Tomovic e Basanta, a centrocampo Joaquin, Badelj, , Pizarro , Borja Valero, Pasqual, Diamanti in supporto di Gomez. Nella prima fase di gioco i ritmi sono compassati, ma la Roma spesso pericolosa si porta verso la porta di Tatarusanu, accanto al settore ospiti. Il primo tiro è dell'ex di turno Ljajic fuori di poco, di Naiggolan parato e di Peredes alto.
La Fiorentina risponde di rimessa e gioca sul contropiede. I cori dei tifosi sono senza tregua, le bandiere rese pesanti dalla pioggia continuano a sventolare, all'intervallo si arriva esausti. Nella seconda fase di gioco, i ragazzi viola partono con grande determinazione e carattere, spesso le retrovie della Roma hanno difficoltà a contenere le loro incursioni. Poi al sessantacinquesimo Badelj apre per Pasqual cross del capitano e tocco di Gomez che gonfia la rete a pochi metri dalla gradinata ospite. Il bomber che corre verso i tifosi, che rispondono a quell'abbraccio simbolico come una valanga incontrollabile verso la balaustra che divide il campo dal settore. Poco importa se la pioggia imperterrita continua a cadere, per il resto della gara si resta in quella zona, incuranti di essere bagnati totalmente. A dieci minuti dal termine gli occhi quasi fissi sul display del cartellone, il tempo sembra fermarsi come tutti i cuori pulsanti sottoposti ad una tensione totale. Le sostituzioni di Diamanti per Ilicic di certo non nelle simpatie del popolo viola, e di Borja Valero, per Mati Fernandez, passano inosservate.
All'ottantanovesimo ancora un cross di Pasqual verso Gomez che controlla e segna il secondo goal che chiude la gara. Il delirio totale è indescrivibile, la gioia coinvolge l'intero settore, increduli di poter assistere ad un sogno realizzato. Un'autentica ovazione all'uscita del protagonista della gara, un regalo per quei tifosi che l'anno sempre coccolato, difeso, aspettato, anche nei momenti più tristi delle sue prestazioni. Nei quattro minuti di recupero si canta, si balla, qualcuno piange dalla gioia, forti emozioni che resteranno indelebili tra coloro che le hanno condivise. Si festeggia con il lancio delle maglie della squadra sotto il settore. Si rimane ancora un'ora nell'Olimpico prima di ripartire.
Frastornati di aver vissuto qualcosa di fantastico, ognuno sembra voler trovare conferma nei compagni di avventura di ciò che pochi minuti è accaduto, prevale l'euforia generale che non ha risparmiato nessuno. Il rientro in città avviene a notte fonda verso le quattro, la stanchezza di una giornata incredibile neanche si avverte, in molti ripartono per il proprio lavoro tra poche ore. La serata di gala dei tifosi, che hanno assistito con abiti da occasione allo spettacolo straordinario andato in scena all'Olimpico, si chiude tra gli applausi, dei protagonisti e del pubblico, sperando di poter bissare il successo tra poche settimane.