UN TRANQUILLO WEEKEND DI...
Dopo i punti di sospensione, il dubbio su come concludere. Sì, perché è inevitabile che in buona parte, almeno per quanto riguarda il fine settimana, degli umori cittadini passeranno dalle parole di Rocco Commisso sul tema stadio, tanto attese dalla piazza, ad un anno esatto dal suo insediamento in viola. Ancora ventiquattr'ore, qualcosa di più, e Firenze potrà tornare a sentire la viva voce del presidente viola dire la sua su una questione che sta facendo discutere e dividere, anche se in questo caso la sproporzione anche ad occhio sembra pendere con evidenza verso una parte, l'intero popolo viola.
Nei giorni in cui la sua America fa i conti con la propria immagine riflessa allo specchio, a seguito degli incidenti scatenati dalla morte di George Floyd causa soffocamento provocato da un agente di polizia, i pensieri di Commisso sono stati più che mai rivolti all'Italia. A Firenze, dove sta andando in scena un dibattito pubblico di enormi proporzioni, alimentato nelle ultime ore anche da esponenti istituzionali. Prima Nardella e lo striscione #IoStoConRocco srotolato a Palazzo Vecchio, in una conferenza nella quale ha voluto però precisare - pur escludendo gelosie territoriali - di lavorare intensamente con l'obiettivo Franchi ben in vista; poi Pessina. Il Soprintendente, nel pieno della funzione che ricopre, ha voluto ricordare il pesante vincolo culturale ribadendo che non sarà mai "d'accordo con una demolizione massiccia dello stadio. Necessario cambiare il progetto". Avviso ai naviganti, insomma.
Con l'opzione Campi che, pur nelle sue varie criticità - delle quali la meno ignorabile è l'imponente mole di lavori urbanistici da svolgere per poter ospitare lo stadio della Fiorentina - ha preso terreno, possibile che Commisso per la prima volta apra ufficialmente all'idea di spostarsi di qualche chilometro, come fatto - in direzione opposta - anche per il Centro Sportivo, prendendo atto delle difficoltà fiorentine. O che altresì mostri gratitudine a Nardella, decidendo di concedere al comune di Firenze ulteriore tempo. Secondo alcuni, poi, più che risposte, il tycoon porrà domande alla sua gente. Una o più, di una certa importanza. Tra i tanti dubbi, una certezza: dalle sue parole, dipenderà l'andamento emotivo del fine settimana. L'augurio, comunque vada, è che i puntini di sospensione non vadano completando il titolo del celebre film cui si fa riferimento.