UN POPOLO IN CORO

31.05.2020 20:00 di  Dimitri Conti  Twitter:    vedi letture
UN POPOLO IN CORO

Nella notte ha iniziato a levarsi il coro di Firenze pro-Commisso, una canzone silenziosa ma le cui parole hanno fatto tanto rumore. E in giorni in cui si parla praticamente solo di stadio (seppur con un campionato in vista da riprendere), anche il Franchi è stato teatro della nuova ondata di striscioni (CLICCA QUI per le immagini di FirenzeViola.it) - aspetto che si ripresenta con una certa frequenza - che ha riempito ogni angolo della città (e non solo) grazie ad un'iniziativa portata avanti da numerosi Viola Club, oltre cento. Un solo messaggio, ben chiaro e non fraintendibile: "Noi stiamo con Rocco" è questo il grido e l'hashtag che ha guidato la dimostrazione.

È la risposta - da qualcuno peraltro provata ad esser cancellata tramite un'immediata rimozione dei teli - data alle notizie sul presunto distacco del nuovo patron gigliato da parte di una bella fetta del suo popolo, nel tentativo di dare una scossa ad un momento di impasse istituzionale, nella quale non si riesce a capire ancora con chiarezza la direzione che sarà intrapresa al diradarsi della nebbia. E mentre chi di dovere discute se sia meglio il restyling del Franchi o un nuovo impianto che potrebbe sorgere fuori dai confini del comune, il mondo di chi vive la Fiorentina da sempre, Viola Club in primissima linea, ha provato a dare la sua spinta.

"Devono essere inserite le norme giuste che tolgano tutti i vincoli affinché se alla Fiorentina interessi rifare il Franchi o realizzare un nuovo stadio ex novo lo possa fare. Ora il luogo non ha importanza", pensieri e parole del loro presidente Federico de Sinopoli, che ai nostri taccuini (LEGGI QUI l'intervista esclusiva) ha spiegato che potrebbero esserci ulteriori manifestazioni simili in futuro, fino a che non si arriverà al punto d'equilibrio. Sottolineando, una volta di più, che non si tratta di una mera questione cittadina, ma di una volontà che ha visto unirsi al coro VoCi da tutto il mondo: Cina, Ungheria, Inghilterra, Belgio e anche da Malta, teatro di un felice ritiro invernale un anno e mezzo fa. Non è più tempo di campanili.