TRA BEPPE E IL MAESTRO

26.04.2021 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
TRA BEPPE E IL MAESTRO
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Una gran bella Fiorentina e una Juventus ai limiti dell’inguardabile. E così al fischio finale della gara di ieri resta quasi il rammarico per una vittoria che i viola non avrebbero certamente rubato, tanto più considerando quel palo beffardo colpito da Pulgar che aveva salvato Szczesny nel primo tempo. E d’altronde è soprattutto nella prima frazione che la squadra di Iachini ha costruito la sua superiorità, certamente sfruttando nel migliore dei modi amnesie e svogliatezze di una Juve parecchio involuta.

In tal senso meriterà un cenno la mossa di Iachini di limitare Cuadrado con Igor, forse rischiando per l’inserimento di un elemento al rientro dall’inizio dopo un brutto infortunio (e non propriamente nel suo ruolo originario) ma certamente raccogliendone i frutti in termini di impatto sulla partita. Perchè non appena lo studio iniziale si è fermato è stata la Fiorentina a guidare la partita, arrivando anche a creare più di un problema nell’area avversaria come conferma anche il contropiede non finalizzato da Ribery e Vlahovic, e perchè l’unica fonte di gioco bianconera è andata perduta. E se la fortuna non ha aiutato c’è voluta così la freddezza di Vlahovic per bucare la Juve, col quinto rigore segnato su cinque.

Un attaccante ormai in grado di reggere l’attacco da solo e persino già pronto per scavetti da fenomeno come nel caso del gol del vantaggio (il numero 17 in stagione). Se la sofferenza del secondo tempo poteva essere messa in conto la sensazione finale è che il gruppo di Pirlo l’abbia raddrizzata per l’episodio favorevole dopo nemmeno 40 secondi nella ripresa, altrimenti avrebbe probabilmente continuato a sbattere su una difesa dove Milenkovic è tornato con buoni risultati e Caceres è riuscito a spegnere un Cristiano Ronaldo ormai ombra di sé stesso.

Insomma tra le pieghe di un pareggio importante anche in ottica classifica (con i k.o. di Spezia e Benevento che certamente aiutano) c’è anche un confronto che Iachini ha certamente onorato al cospetto di un tecnico bianconero che ha visto la sua squadra soffrire a larghi tratti una Fiorentina migliore.