TORO-ACF, Numeri e curiosità della sfida di stasera
La prima giornata del girone di ritorno si apre nello stesso modo in cui era iniziato il campionato, ovvero con la sfida tra Torino e Fiorentina. Il match che aveva inaugurata la Serie A 20/21 (vinto dai viola 1-0 grazie alla rete di Castrovilli) è l’ultimo dei numerosi confronti tra granata e viola, un classico del campionato italiano giunto alla 144esima edizione. Precedenti più che mai equilibrati, con 48 vittorie del Torino, 48 pareggi e 48 successi per la Fiorentina.
Le due squadre hanno chiuso il girone d’andata ampiamente sotto le aspettative; la Fiorentina, con due successi nelle ultime tre partite ha parzialmente raddrizzato una situazione pericolante, il Torino si trova invece ancora invischiato nei bassifondi della classifica a quota 14 punti, 7 in meno dei gigliati e gli stessi del Cagliari, con cui condivide il terzultimo posto. I problemi del Toro nascono soprattutto dalle prestazioni interne: i granata hanno raccolto solo 5 punti fra le mura amiche e sono l’unica compagine di A a non avere ottenuto un successo casalingo. Dall’altra parte anche la Fiorentina non ha un ottimo rendimento esterno: 5 punti in 9 partite, frutto di 6 sconfitte, 2 pari ed una sola vittoria. L’unico successo lontano dal Franchi è avvenuto proprio a Torino, in casa della Juve; un’eventuale vittoria di stasera porterebbe i viola ad aggiudicarsi entrambe le trasferte stagionali all’ombra della Mole per la terza volta nella sua storia, dopo gli ein-plein del 1955/56 e del 2007/08. Fiorentina e Torino sono accomunate anche da un’ altra infelice statistica: la sfida di stasera vedrà opporsi le due squadre che corrono meno di media in serie A, con i toscani che con 106.76 km corsi a partita sono penultimi in questa speciale graduatoria (peggio di loro appunto solo il Toro, con 105.5 km di media).
Concentrandoci sull’avversario, il Torino in questa prima parte di stagione ha dimostrato evidenti limiti nella gestione del risultato: per 11 occasioni i granata sono passati in vantaggio e in queste occasioni solo 2 volte hanno vinto la gara, dimostrandosi una delle squadre che in Europa ha perso più punti in situazione di vantaggio. Per invertire questo trend ed i risultati negativi di fine 2020, Cairo ha attuato un cambio in panchina, esonerando Marco Giampaolo ed ingaggiando Davide Nicola, tecnico specializzato in salvezze proibitive. La prima dell’ ex-calciatore granata fa ben sperare da questo punto di vista, dato che a Benevento i suoi sono riusciti a recuperare da risultato di 0-2 e pareggiare grazie alla doppietta di Simone Zaza. Quello contro i campani è stato l’ottavo pari per i granata, il quinto nelle ultime sei di campionato per la squadra che più volte ha fatto uscire il segno x in questa stagione.
Da Benevento, Nicola ha tratto indicazioni incoraggianti soprattutto per il secondo tempo e la reazione dei suoi e sembra quindi pronto a confermare in blocco l’11 iniziale di una settimana fa, con l’eccezione dovuta dall’assenza per infortunio di Izzo, che potrebbe essere sostituito da Bremer o Buongiorno. Coppia d’attacco confermata: accanto a Zaza, rinfrancato dalla doppietta dopo un inizio stagione più che negativo, c’è il capitano Andrea Belotti, uno dei pochi a salvarsi dalle critiche dei tifosi. Il gallo, capace di segnare 9 reti nelle prime 11 di campionato, è però a secco da 7 partite, uno dei digiuni personali più lunghi da quando è al Torino; stasera cercherà di sbloccarsi e trovare il quarto gol contro i viola, in una sfida nella sfida con l’altro uomo-copertina di questo match, Dusan Vlahovic; l’attaccante serbo è il faro dell’attacco di Prandelli e, con 7 reti in campionato, è uno dei tre giocatori nati dopo il 1/1/2000- insieme a Erling Haaland (14 gol) e Moise Kean (9)- ad aver segnato di più nei principali campionati europei .