STADIO, Definiamo un project financing
Lady Radio ha fatto il punto sulla questione stadio. In studio hanno parlato di cosa sia in concreto un project financing. Innanzitutto bisogna considerare che l'area Mercafir è del Comune che può alienarla e in teoria farne quel che vuole. Un project financing invece è un accordo con un privato per la realizzazione di un progetto, dal momento che il Comune ha bisogno di fare un investimento senza averne i soldi. In cambio il privato ha un ritorno economico nello sfruttamento dell'opera realizzata per un tot numero di anni prima che le strutture realizzate tornino in mano al Comune. È una cosa normale e giusta per la valorizzazione di un terreno pubblico. Per esempio la Juve ha una concessione per 99 anni per lo sfruttamento dell'area dello ex-stadio delle Alpi. Loro hanno il diritto di superficie che possono gestire e sfruttare come vogliono, con un canone di 25 milioni per il tempo di sfruttamento.
A Firenze il progetto sembra essere molto appetibile visto che il Comune non si è limitato a considerare solo la Fiorentina, anche se per Renzi sarebbe la prima scelta. Per trasparenza e beneficio pubblico, un bando di gara sarà lanciato in estate dopo l'approvazione della variante urbanistica, che potrebbe invogliare ulteriori investitori. In effetti non è obbligatorio che sia la sola Fiorentina a costruire lo stadio, potrebbero esserci altri personaggi che vorrebbero farlo per poi darlo in affitto alla Fiorentina. La Fiorentina a quel punto si troverebbe a trattare con un altro privato dividendo in due gli incassi e le ambizioni della squadra.
Una possibilità questa che i DV non accetterebbero di buon grado e rimetterebbe di nuovo un bel po' di dubbi sulle prospettive di vedere crescere la squadra. Non pare improbabile in questo contesto la richiesta dei DV di una trattativa privata con il Comune per assicurarsi lo sfruttamento dell'area senza dover rincorrere offerta al rialzo di ulteriori concorrenti. La riconoscenza che da più parti in Fiorentina viene chiesta alla città per quanto fatto negli anni passati, per aver recuperato una squadra dal baratro della C2 e di averla riportata in Europa negli anni gloriosi, sembrerebbe proprio questa, la richiesta di una via privilegiata per sviluppare il business viola.
Per ora le parole del vice-sindaco Nardella sembrano confermare questa ipotesi quando gli viene chiesto quanto i DV siano interessati al progetto Mercafir: “con un voto da uno a dieci, direi tra il 6 e 8”. Un po' poco per chi ha dichiarato senza ombre di dubbio che il progetto Fiorentina dei prossimi anni sarebbe dovuto passare inevitabilmente dalla costruzione di un stadio. Al momento attuale non si può comunque chiedere alla proprietà di fare un discorso ben definito sul futuro; le informazioni a disposizione dei DV sono quelle a disposizione di tutti, ovvero che si tratterebbe di un progetto di stadio da circa 40.000 posti, e che le strutture attinenti sarebbero di medie proporzioni, non centri commerciali che il Comune e non solo (vedi i regolamenti regionali in merito) non è interessato a vedere sorgere come funghi. Pochi i dati per poter formulare una linea progettuale di grande respiro.
Per quanto riguarda Renzi, si può dire che ha fatto il massimo che gli si poteva chiedere, proprio perché non ha intenzione di passare come l'ennesimo sindaco che non è riuscito a dotare la città di uno stadio moderno utile alla causa della sua squadra. Renzi in questi giorni ha rilanciato la palla nella metà campo della Fiorentina la quale per ora si limita a fare melina in attesa che si apra uno spiraglio per intravedere una realizzazione concreta. Dipenderà anche da quanto ognuno vuole ricavare e vincere da questa situazione, il sindaco, la Fiorentina, i DV, gli investitori, i cittadini e i tifosi. Ognuno non dovrà pretendere troppo da questa occasione, visto il rischio che la permalosità dei protagonisti citati di questa vicenda possa risvegliare la città di Firenze da un sogno chiamato “Nuovo Stadio Fiorentina”.