"ROCCO COMMISSO VIOLA PARK": IL FOCUS DI FV SU STRUTTURE E INTITOLAZIONI

12.07.2023 16:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
"ROCCO COMMISSO VIOLA PARK": IL FOCUS DI FV SU STRUTTURE E INTITOLAZIONI

Fa discutere già oggi, ad ancora due mesi abbondanti dal taglio ufficiale del nastro, e - ne siamo certi - continuerà a dividere domani, quando tutto sarà ufficiale. Stiamo parlando della vicenda legata alla probabile intitolazione del Viola Park alla figura di Rocco Commisso, una scelta nata da una precisa volontà del patron della Fiorentina di lasciare un segno tangibile del suo investimento nella cerchia metropolitana di Firenze (ad oggi, solo per le strutture di Bagno a Ripoli, l'investimento è stato di oltre 110 milioni di euro) non solo a livello edilizio ma, a questo punto, anche toponomastico. Una decisione che, se in svariate latitudini del mondo (specie in America) è considerata per certi aspetti normale, tra i tifosi viola ha acceso in poche ore svariate polemiche via social.

Anche perché in Italia sono decisamente rari i casi di strutture (sportive e non solo) che hanno preso la denominazione del proprio costruttore o proprietario vivente. In Serie A, ad esempio, nessun centro sportivo o stadio porta il nome anagrafico dell'ideatore o presidente di turno (ammesso che non sia defunto e l'intitolazione sia stata postuma). Un caso diverso è, semmai, quando le proprietà sponsorizzano le strutture con il nome delle rispettive aziende, come nel caso di Suning all'Inter o di Mapei a Sassuolo. C'è tuttavia un esempio alle porte di Firenze che ricorda da molto vicino quella che è stata la scelta di Rocco Commisso ed è quello relativo al Palazzo Wanny, stadio di volley realizzato tra il 2019 e il 2022 dall'industriale Wanny Di Filippo (fondatore e ambasciatore de Il Bisonte, azienda di pelletteria) per la propria squadra di pallavolo, l'Azzurra Volley Firenze.

Materia del tutto diversa è invece quella legata a strutture edilizie (per lo più grattacieli) in America, in particolare negli Stati Uniti. Dove gli edifici che hanno preso il nome dei rispettivi costruttori abbondano: dal Rockefeller Center (gruppo di 19 edifici commerciali di New York costruito dalla famiglia di banchieri statunitensi Rockefeller negli anni '30) a torri come la Trump World Tower (di proprietà dell'ex presidente degli Usa), la Bloomberg Tower o il Woolworth Building. Peraltro, sempre in America, c'è già un precedente che riguarda Commisso è quello relativo al Rocco B. Commisso Soccer Stadium, a Inwood, sulla punta più settentrionale dell'isola di Manhattan, stadio di 3.500 posti realizzato dall'attuale patron viola dove giocano le squadre di calcio maschile e femminile dei Columbia Lions della Columbia University.

Finita qui? Nemmeno per sogno: sempre negli Stati Uniti infatti c'è anche l'esempio di un museo - tra i più famosi al mondo - che è stato insignito del nome del suo ideatore ed è il Solomon R. Guggenheim Museum, galleria di arte moderna e contemporanea, fondato nel 1937 dall'omonimo collezionista d'arte statunitense.