QUER PASTICCIACCIO BRUTTO DE...VIALE FANTI

20.12.2009 01:00 di  Marco Gori   vedi letture
QUER PASTICCIACCIO BRUTTO DE...VIALE FANTI
© foto di To.Lo.

Coppa delle Coppe 1997/98: il Chelsea allenato da Ruud Gullit, che si aggiudicherà quell'edizione del trofeo, scende in campo, nella gara di andata degli ottavi di finale, a Tromso, oltre il circolo polare artico. Nevica copiosamente, la temperatura è rigidissima, eppure si gioca. In campo il piccolo giocatore inglese Wise reagirà scherzosamente ad un duro intervento subito da un gigante norvegese, lanciandogli una palla di neve. 19 dicembre 2009, 17ma giornata del campionato di Serie A: la Firenze calcistica, e non solo, è in subbuglio: su Firenze la notte precedente sono caduti alcuni centimetri di neve, e la sfida tra Fiorentina e Milan è a rischio. Siamo a molti gradi di latitudine più a sud della Norvegia, è vero, e non siamo attrezzati come nei paesi nordici. Eppure il terreno di gioco del "Franchi" appare del tutto agibile. Il Questore di Firenze, Francesco Tagliente, si preoccupa, giustamente, soprattutto dell'incolumità degli spettatori, visto che non sono tanto le condizioni del manto erboso del "Franchi" a destare allarme quanto quelle dei suoi spalti. Inizia una riunione fiume, da cui emergono i rumours più disparati: gara rinviata al giorno successivo, gara rimandata a data da destinarsi, gara da giocarsi a porte chiuse. Entrano in ballo vari protagonisti: i leader del tifo organizzato che, giustamente, non ci stanno a concedere agli avversari il vantaggio di uno stadio senza pubblico, le autorità cittadine, le emittenti digitali e satellitari e le due società, con il Milan che pare non disposto ad accettare un posticipo al giorno successivo causa i problemi logistici che questo causerebbe ad alcuni propri tesserati, già pronti ad imbarcarsi verso il Sudamerica.

Una versione, questa, che irrita ancora di più la Firenze calcistica, e che le varie testate on line legate alla squadra rossonera si affretteranno a smentire a giochi fatti facendosi scudo del comunicato ufficiale della Lega Calcio e delle dichiarazioni dello stesso Tagliente, che, coraggiosamente, e con alto senso del dovere, si assumerà gran parte della responsabilità della decisione finale. Non vogliamo entrare nel merito della decisione presa, giustamente, da chi di dovere. E non vogliamo stare a pensare se a guadagnarci di più sia stata la Fiorentina, che nella gara di recupero dovrebbe avere a disposizione giocatori come Gamberini, Marchionni, Zanetti e Jovetic, al momento infortunati, o il Milan, che ieri sera non avrebbe potuto contare sull'apporto di Thiago Silva e, molto probabilmente, Ronaldinho. Ciò che ci pare inaccettabile è che la decisione sia arrivata a poco più di tre ore dall'inizio del match: ovvero mentre i tifosi provenienti da Prato, dal Chianti e dal Valdarno stavano percorrendo autostrade e superstrade in condizioni tutt'altro che agevoli. Fin troppo facile additare la colpa su uno stadio per tre quarti scoperto. Legittimo, a nostro avviso, parlare dell'ennesimo pasticcio all'italiana. Tanto che anche in Sudamerica ci deridono titolando: "El mal tiempo mas fuerte de la Lega Calcio". Bella figura per un Paese che punta agli europei del 2016.