PULGAR TRA COPA AMERICA E FUTURO
La presenza di Rocco Dozzini al centro sportivo viola, agente che in Italia segue anche Erick Pulgar - l'agente che lo tratta però è Fernando Felicevich ben inteso -ha fatto subito sorgere qualche interrogativo sul futuro del giocatore, attualmente impegnato nella Copa America con la sua nazionale. Reduce da una buona prova contro l'Argentina degli altri due viola Quarta e Pezzella (rimasto in panchina) la dirigenza viola ha fatto filtrare a più riprese la volontà di tenere il centrocampista cileno che in queste due stagioni viola ha avuto però alti e bassi. Piede raffinato nelle punizioni (perso ultimamente) e dal dischetto, in questa stagione Pulgar è stato scalzato da Vlahovic dagli 11 metri e certo alternarsi tra il ruolo di regista (quando si è capito che non era il ruolo ideale neanche per Amrabat) e mezzala non lo ha aiutato. Ma di sicuro la sua stagione è finita in crescendo anche perché l'avvio era stato condizionato dal Covid che lo aveva costretto a saltare preparazione e partite.
Le offerte non sono mai mancate per il cileno, sia nell'estate scorsa, quando Betis e un paio di squadre inglesi, Leeds e West Ham, se lo sono conteso, sia a gennaio, con Cagliari, Sassuolo e soprattutto Valencia interessate. Soprattutto il club spagnolo era pronto a prenderlo in prestito con obbligo di riscatto a oltre 10 milioni. Le scelte del club viola furono altre e come detto Pulgar ha finito in crescendo. Ora Gattuso e la Fiorentina vogliono concedergli un'altra chance, anche perché il giocatore ha un contratto fino al 2023. Il suo valore però, se dovesse confermare una buona Copa America, potrebbe salire e chissà che le valutazioni a mercato aperto non siano altre. Ma per ora la volontà è di tenerlo.