PRIMI PASSI
Facendo un passo indietro, ci ritroveremmo di fronte al Larissa. Sempre a Bolzano, sempre al termine del periodo di ritiro a Castelrotto. La Fiorentina non fu certo indimenticabile in quell'uscita che di amichevole ebbe poco, però la stagione successiva dei viola sta lì a testimoniare come poi, alla lunga, il lavoro (quel lavoro) abbia pagato. E' stato un po' così anche ieri, nell'ultima serata di un ritiro Altoatesino mai clemente sotto l'aspetto climatico. Tantomeno contro il Verona.
Indicazioni dicevamo. Non molto dissimili da quelle post Castelrotto '07, ma con qualche traccia positiva in più. Alla luce dell'inevitabile pesantezza nelle gambe, la Fiorentina nel primo tempo qualche sprazzo l'ha regalato. Merito del lavoro tattico svolto nella settimana di ritiro, merito della qualità di Felipe apparso in crescita, e di un reparto avanzato dove Osvaldo è già in forma, e Gilardino scalpita.
Se la difesa risulta da registrare, per meccanismi e per uomini (Vargas su tutti) che necessariamente cambieranno l'assetto dello scorso campionato, in mezzo al campo la Fiorentina si preannuncia massiccia. La crescita di Donadel, Montolivo, Kuzmanovic assicura grande qualità, da unirsi al predominio territoriale che il brasiliano Felipe sembra poter garantire. Là davanti, poi, il potenziale è altissimo. Osvaldo è già in forma, a tratti persino straripante, Jovetic ci prova sempre, Gilardino ha già messo il proprio sigillo, Pazzini spaccherebbe la porta. E poi c'è Mutu. Si tratta solo di attendere. La Fiorentina a trazione anteriore, e dal nuovo volto, muove già i primi passi. Adesso va soprattutto rodata nel caldo del Mugello.