OLÉ

02.12.2014 20:30 di  Giulio Incagli   vedi letture
OLÉ
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Terza sinfonia consecutiva e Cagliari di Zeman al tappeto. La Fiorentina lascia la Sardegna non solo con tre punti d’oro (solo 3 vittorie su 34 in precedenza al Sant’Elia) ma anche con un carico di certezze notevolmente appesantito. Adesso il terzo posto, ricoperto momentaneamente da Napoli e Genoa, dista soltanto quattro lunghezze e l’inizio di stagione titubante e impacciato, sembra ormai alle spalle. Venerdì, al Franchi arriva il nemico di sempre, il rivale per antonomasia: la Juventus. I bianconeri stanno confermando quanto mostrato negli ultimi tre anni e l’abdicazione di Antonio Conte, non sembra aver lasciato scorie. La Juve è una schiacciasassi e da quel famoso 20 ottobre ad oggi, la Vecchia Signora ha perso soltanto due partite in campionato.

La Fiorentina sembra però aver ritrovato quel gioco frizzante e divertente che l’aveva caratterizzata nei primi due anni della gestione Montella. Il famoso tiki taka alla spagnola, tutto possesso e qualità. E non è un caso che ciò abbia coinciso proprio con il ritorno ad alti livelli di due tessere fondamentali del puzzle viola: Borja Valero e Joaquin. Due spagnoli appunto.

L’avversario, domenica scorsa, ha ovviamente agevolato il gioco della Fiorentina, ma la sensazione è che, anche alla luce di quanto visto in precedenza a Verona e in Bretagna, la squadra abbia ritrovato quella gioia e spensieratezza che l’avevano contraddistinta nel primo periodo dell’era Montella. Borja sembra aver superato il lungo periodo di flessione post Gervasoni e Joaquin, dopo un inizio di stagione shock tra panchine e continue esclusioni, pare tornato quello dei tempi del Betis. Continue scorribande sulla fascia, anche in quel 3-5-2 poco congeniale alle sue caratteristiche. E poi, chi meglio di lui può sapere come far male alla Juve?
La Fiorentina sembra “guarita”, venerdì arriva LEI...