OCCASIONE PERSA

24.10.2022 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
OCCASIONE PERSA
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2022

Una minima risposta al perchè Luka Jovic abbia voluto festeggiare il suo secondo gol in 11 sfide di campionato con qualche gesto polemico l'ha fornita il solo Italiano a fine gara, e d'altronde di questi tempi è fin troppo scontato attendersi bocche cucite in casa viola. E' certo semmai che il gesto possa essere ascritto a quel clima teso che la società recentemente ha denunciato, riferendo critiche ritenute eccessive e schierandosi spesso e volentieri a totale protezione del proprio organico (lo stesso Commisso, nella sua ultima conferenza stampa, fece chiaramente riferimento ai troppi attacchi riguardanti Biraghi e Venuti). 

Eppure ancora sabato sera il Franchi ha registrato il record di presenze, e praticamente nessuno si era dato per vinto nonostante l'avvio tutt'altro che all'altezza della concentrazione invocata a motivazione del silenzio, alla vigilia, dei protagonisti. Per la verità non si registrano nemmeno contestazioni troppo articolate, escludendo il magma social dove tutto tracima, o processi sommari di una stampa (o di una sua parte) che di fronte alla classifica odierna sembra semplicemente trovare nuove conferme agli scettisimi del post mercato estivo, ma più che l'ambiente è il crollo delle prospettive iniziali a preoccupare, nonchè il rischio di un anonimato in campionato che -al netto della stagione inedita e della sua seconda parte post Mondiale- si è fatto più reale.

Certo, il consenso raccolto da questa proprietà è andato dissolvendosi a ritmi sempre più rapidi negli ultimi mesi, più o meno come accaduto con la fiducia nei confronti di una squadra che fino a oggi ha saputo vincere soltanto due volte (una delle quali anche grazie a gentile concessione del portiere avversario) ma non più tardi di 48 ore fa uno stadio intero celebrava nuovi bagliori di speranza di un centravanti tutto ancora da scoprire, almeno nei suoi angoli più brillanti fin qui raramente visti, e forse per questo inaspettati come la sforbiciata del gol. Finalmente il sussulto di un profilo da rigenerare come disse Italiano a Moena, e magari anche da ritrovare pienamente a livello fisico visti i vari acciacchi

Un'opportunità di riscatto che il serbo poteva capitalizzare, magari archiviando in prima persona un rigore fallito con la Juventus che tutti avevano già mandato in cavalleria, diventata invece sassolino da scacciare dalle scarpe. Una recriminazione forse in linea con l'aria che in casa viola pare spingere molti entro un fortino al riparo da tutto e tutti, ma certamente meno utile rispetto al bisogno (evidente nei numeri anche solo in termini di attacco) di cambiare passo sotto porta.

Per Jovic in primis, che volendo tener fede agli auspici estivi dovrebbe cominciare a segnare con molta più continuità rispetto a questo primo spicchio di stagione, ma per la stessa Fiorentina la cui realtà attuale è tutt'altro che rosea. Senza perdersi troppo in polemiche a 360 gradi (che ultimamente sembrano diffondersi dalle stanze societarie al rettangolo di gioco dove il gesto di Jovic rischia solo di aggiungere problemi aquelli attuali) e soprattutto affrontando con più realismo una situazione, di singoli, collettivo e risultati, che non pare così figlia dell'ambiente o del suo clima.