NOTTE DELLE STELLE CADENTI E DESIDERI VIOLA, SU TUTTI LA FIRMA DI VLAHOVIC

10.08.2021 20:20 di  Luciana Magistrato   vedi letture
NOTTE DELLE STELLE CADENTI E DESIDERI VIOLA, SU TUTTI LA FIRMA DI VLAHOVIC
FirenzeViola.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il 10 agosto è la notte delle stelle cadenti e dei desideri e i tifosi viola certo qualche desiderio per la Fiorentina ce l'hanno, soprattutto quello di una stagione finalmente appagante sotto il punto di vista della classifica, del gioco e della "fidelizzazione" di giocatori forti. E il desiderio più grande in tal senso non può che riguardare Dusan Vlahovic, con un rinnovo che a Moena - visto l'ottimismo del dg Barone -sembrava già sicuro ma che poi non è mai arrivato, facendo così nascere un turbinio di voci e di corteggiamenti che di sicuro distrarrebbero chiunque, figuriamoci un ragazzo di 21 anni. Arsenal, Tottenham, Atletico Madrid e Inter sperano di convincere i viola a cederlo e ad abbassare il prezzo. Viola che dalla loro hanno il tempo: ogni giorno che passa senza offerte concrete che raggiungano i 70 milioni circa fissati dal club in teoria è un giorno guadagnato visto che il 31 il mercato si chiude.

Ma ogni giorno senza la firma del serbo sul rinnovo è un dubbio in più sulla volontà di rimanere (e di tenerlo) a Firenze. Soprattutto un segnale che se non è in questa sessione di mercato, la cessione sarà nella prossima: anche se il contratto dura fino al 2023 e dunque il giocatore non va in scadenza, sarebbe però un segnale molto negativo del fatto che dopo Chiesa e Milenkovic un altro giovane top se ne andasse senza rinnovare. E che nella società c'è la discussione tra chi vuole trattenere il giocatore arrivando ad offrire 4 milioni e chi invece vede la cessione al giusto prezzo (il prossimo anno senza rinnovo il prezzo si abbasserebbe, come accaduto per Milenkovic) come un affare irrinunciabile, discussione che non sempre fa bene. E allora nella notte dei desideri speriamo che si avveri quello della firma del serbo sul rinnovo e che la stella cadente non sia invece proprio lui.