NON SI PUÒ NON VINCERE 11 CONTRO 9. PERCHÉ NON È ENTRATO BELTRAN?

11.12.2023 00:08 di  Sonia Anichini   vedi letture
NON SI PUÒ NON VINCERE 11 CONTRO 9. PERCHÉ NON È ENTRATO BELTRAN?

Caro amico ti scrivo…inizia così una bellissima canzone di Lucio Dalla ed è la cosa che mi è venuta in mente quando Mourinho ha inviato un pizzino al suo portiere e il metodo di comunicazione bisogna dire che mi ha fatto sorridere. Casomai potremmo provare anche noi ad inviare due paroline allo Special One sottolineandogli come la serata sia andata decisamente bene a loro e un po’ meno a noi, come abbia avuto la fortuna di fare gol con l’unico tiro in porta che hanno fatto, come la Fiorentina purtroppo, come spesso accade, non sia riuscita ad approfittare della pochezza della Roma che, dopo l’iniziale infortunio di Dybala e la conseguente uscita dal campo, non è più riuscita ad ingranare ed ha finito la gara addirittura in 9.

Potevamo approfittare della situazione che s’era creata, è lo stesso Italiano a dirlo ma lo step per fare quel passo avanti non riusciamo mai a salirlo, a sfruttare a nostro favore una serata come quella dell’Olimpico che, devo dire la verità, mi preoccupa sempre affrontare perché è uno stadio che non ci porta bene e, come usano dire molti, prima del fischio iniziale un punto lo avrebbero firmato. A me non piace rassegnarmi in partenza, mi piace giocare gli incontri pur sapendo che la Fiorentina non è una squadra eccelsa ma, come successo ieri, puoi trovarsi la strada spianata dall’avversario.

So però anche molto bene che abbiamo le solite difficoltà, che Nzola davanti al portiere dopo 15 minuti, e con la Viola già sotto di un gol, rimane quasi sorpreso e spreca una bella azione e menomale che è tornato poi al gol Quarta per pareggiare le sorti. Gli esterni schierati, Kouame e Ikonè, non sono pervenuti e il loro apporto è stato inconsistente. Rimane il fatto che si regala troppo spesso un tempo a chi ci troviamo di fronte, che si fa un possesso palla sterile e che ci si trova a fare più tiri in porta della Roma (8 contro l’unico loro) ma si esce con un solo punto al fischio finale.

L’ingresso di Gonzalez nel secondo tempo ha dato quella sferzata che serviva, dopo pochi minuti ha “rischiato” di fare subito gol con un bel colpo di testa, e poco prima aveva colpito la traversa Bonaventura. Loro sono i due calciatori che ritengo abbiano le doti migliori per svoltare le partite della Viola, le caratteristiche tecniche più determinanti a creare gioco. Quando il Mister ha sostituito Jack non mi pare che l’abbia presa molto bene ma con l’ingresso in campo del subentrante Sottil, e a seguire di Lopez, mi è parso che il tecnico stesse provando a forzare la sorte per vincere la partita ma purtroppo non c’è riuscito. Mi resta però un dubbio e un rammarico: perché non ha messo in campo le due punte? Perché per fare il colpaccio non ha messo anche Beltran?

C’è da dire che i romanisti non ci stavano a perdere la gara, ma neanche a pareggiarla, perché hanno iniziato a buttarla in caciara, a picchiare come dei fabbri e le due espulsione ne sono la prova ma non siamo stati capaci di sfruttare questa congiunzione astrale favorevole. Resta comunque una situazione di classifica interessante, siamo a pari punti col Napoli e la Roma e il Bologna ci sono avanti di un solo punto. Questa realtà ci mostra ancora di più, ce ne fosse bisogno e l’ho già detto altre volte, come questo campionato sia di un livello non eccelso e come la Fiorentina potrebbe, con i dovuti ritocchi, ambire a togliersi qualche soddisfazione.

Mi rimane un po’ d’amaro in bocca, non sono come Italiano che vede il bicchiere pieno per tre quarti dopo il pari di Roma, perché i giallorossi mi sono antipatici e non aver calato ieri sera il colpo definitivo per portarsi a casa la vittoria mi fa rabbia, come il fatto che si rischia di vedere i soliti film dovuti ai rimpianti dei punti persi per strada.

La Signora in viola