MUTU, E vissero viola, felici e contenti

07.08.2008 15:00 di  Tommaso Loreto   vedi letture
MUTU, E vissero viola, felici e contenti
FirenzeViola.it

La domanda, probabilmente "politically uncorrect", ce la concediamo. Adesso, nella capitale, sarà chiaro il concetto? Pensiamo francamente di sì. Adrian Mutu ha scritto oggi, di suo pugno, la parola fine sulla vicenda più calda dell'estate viola. Cinque minuti di conferenza stampa per raccontare quanto accaduto in quelle frenetiche ore in cui a San Piero a Sieve lo cercavano tutti disperatamente (e qualcuno lo dava persino già a Roma) senza trovarlo. Lui, dal canto suo, ha confermato anche oggi quanto sia importante la garanzia del tecnico Prandelli. Uno che, sulla sua cessione, ha chiaramente fatto indentere di non volerci nemmeno pensare. E lui, Mutu, si è fidato immediatamente, legandosi ancora al progetto Fiorentina. Ribadendo come Della Valle abbia impiegato poco meno di mezz'ora per chiudere la trattativa, e che lo stesso Corvino ha comunque fatto il propio lavoro. Forse, e sono sempre parole dello stesso romeno, il procuratore Moggi qualche mossa "ambigua" l'ha fatta, ma tant'è.

 

Adesso c'è solo e soltanto il campo. C'è un preliminare di Champions League da centrare nel miglior modo possibile per coronare una rincorsa durata anni. Adesso c'è da consacrarsi con una maglia, quella viola, per diventare sempre più simbolo e perno del progetto gigliato. Almeno fino al 2012. E con la malcelata speranza che certe accuse, certi attacchi, certe polemiche siano statedefinitivamente spente, una volta per tutte, dal nero su bianco. Dall'ufficialità del rinnovo. Dalle parole di Mutu. Che è e rimane un giocatore viola fino al 2012. A Roma, forse soltanto da oggi, cominceranno a metterci una pietra sopra, perchè a Firenze il finale è quello tipicamente lieto. "E vissero viola, felici e contenti"...