MANCA L'ANIMA, UN PO' ANCHE IACHINI, MA L'ARBITRO MIRA GIUSTO
Il calcio è tornato, è tornata la Fiorentina e sono tornate anche le arrabbiature, quelle leggere e frivole legate al mondo del pallone, quelle che ci sono mancate perché purtroppo i problemi da affrontare erano ben altri e ben più gravi, ma che siamo ben lieti di poter riversare di nuovo su arbitri, formazioni e delusioni. Abbiamo passato momenti in cui il pallone non ci passava nemmeno lontanamente per la testa e anche questo nuovo inizio è più legato al discorso economico che non alla passione, visto che gli stadi sono vuoti e privi dei tifosi che sono l’anima di questo gioco, che diventa ora quasi virtuale e asettico. Mi ha sempre incuriosito sentire le voci del campo, ma adesso non la penso più così anche perché si sente solo un gran caos e mancano i cori, i tamburi, il clima giusto che fa da contorno e colonna sonora al calcio che amiamo.
Ma, visto che stiamo affrontando un nuovo campionato, perché tale è d’ora in avanti, non mi aspettavo che non si riuscisse a battere il Brescia, ultimo in classifica ed al quale abbiamo lasciato due punti fra le gare di andata e ritorno. Le partite viste fino adesso, da quando si è ricominciato, non sono state un gran che e la forma fisica è carente in tutte le squadre, per non parlare dell’agonismo che la lontananza dai campi e dalle gare ha fatto quasi sparire. Tutto vero, tutto riscontrabile ma mi allineo alle parole del mio pupillo Castrovilli nel ribadire che abbiamo perso due punti. Il primo tempo è stato al rallentatore, con un centrocampo quasi inesistente e poche idee nella testa, come la benzina nelle gambe, e siamo andati in svantaggio dopo pochi minuti. Mi sono sentita male perché mai avrei pensato ad un inizio così in difficoltà anche se, per fortuna, dopo poco capitan Pezzella inzucca il pareggio su cross da calcio d’angolo. Ho creduto in quel momento che tutto potesse cambiare e nel secondo tempo la Fiorentina mi è sembrata più concentrata ed i nostri beniamini hanno cominciato a dare segnali di calcio.
La gioia più grande di ieri è stato il ritorno in campo di Ribery che, dopo sette mesi di assenza, si è fatto ben 90 minuti di partita ed è sembrato fra i più vogliosi ed ispirati anche con le dovute, giuste sbavature che possono starci per il lungo percorso di riabilitazione. Lui insieme a Castrovilli sono i calciatori che secondo me hanno inciso maggiormente sulla gara, senza però dimenticare la parata in extremis di Dragowski che ci ha evitato una beffa ben più pesante del pareggio.
Purtroppo, credo che Iachini abbia le sue colpe per non essere riuscito a dare la giusta motivazione al gruppo, oltre qualche sbavatura tecnica, in questa importante ripresa che ci vedeva affrontare una squadra decisamente più debole, ma che ci ha procurato molti problemi. Basta guardare quanti calciatori viola sono stati ammoniti e espulsi, allenatore compreso. Ci sarebbe anche da chiedersi perché Cutrone e Sottil sono entrati dopo il 90’ o forse vale il concetto che le cinque sostituzioni giovano a chi ha una buona panchina? Tutto può essere, ma resto dell’idea che si è persa una grande occasione per affrontare tranquillamente il futuro che non è certo roseo, a cominciare dalla prossima partita contro la Lazio che ci vedrà orfani di Caceres e Chiesa.
Giusto per smaltire un po’ la rabbia, vorrei menzionare anche l’arbitro La Penna riuscendo a non fare battute assurde sul suo nome, ma sottolineando la sua smania da cartellino che, soprattutto verso Chiesa, mi è parsa quasi mirata. Visto che è di Roma, mica sarà laziale? A pensar male…
La Signora in viola