LA VIOLA E LE ALTRE: COME VANNO GLI ESTERNI NELLE TOP
Squadra che vai, esterno che trovi. Se la sosta in casa Fiorentina potrà essere utile per affinare in allenamento le abilità in zona gol di quelli che Italiano ormai ha ribattezzato in tutto e per tutto “attaccanti” (sia mai che sentirsi chiamare così possa aiutarli ad avere maggiore sangue freddo davanti alla porta), è tempo di analizzare anche quello che è il rendimento delle ali offensive nelle altre squadre che, al pari dei viola, sono ancora in lotta per un piazzamento europeo. Con, tuttavia, una premessa doverosa: se infatti la Fiorentina fa degli esterni, nel suo 4-3-3, un punto di estrema forza, lo stesso non si può dire per alcune delle formazioni che invece giocano con moduli diversi (l’Atalanta, ad esempio, nel suo 3-4-2-1 o 3-4-1-2 non si serve di ali pure, così come la Juventus o la stessa Inter affrontata sabato, che ha nel 3-5-2 oltre a degli esterni anche dei terzini sulle fasce).
Questo per dire che, se da un lato la Fiorentina con i suoi otto gol - limitandoci solo alla Serie A - dagli esterni non se la passa benissimo (Sottil è il migliore in area di rigore con 3 gol, seguito da Saponara e Gonzalez fermi a 2 e da Callejon piantato a 1), ci sono altre squadre che hanno fatto persino peggio. La presenza in rosa, tuttavia, di una punta di riferimento in grado di trasformare in rete molte palle gol o, come dicevamo, l’utilizzo di impianti di gioco diversi ha però fin qui oscurato eventuali mancanze da parte delle compito dei viola. Non è certo un problema per il Sassuolo, che con le 14 reti di Berardi (molte, a dire il vero su rigore) e le 4 di Traorè è la squadra che ha segnato più reti con gli esterni. Segue la Lazio con 17 (8 sigilli di Pedro, 5 di Felipe Anderson e 4 di Zaccagni), il Milan con 15 (8 Leao, 4 Messias, 2 Rebic e 1 Saelemaekers) e il Napoli con 12, ultimo club in doppia cifra in questa particolare classifica (7 Insigne, 4 Lozano, e 1 Politano).
A quota 9 c’è poi l’Inter, che giocando con il 3-5-2 al di là di Perisic (5) e Dumfries (4) non ha in realtà altri veri esterni offensivi in rosa (non possono contare in questa statistica ad esempio né Dimarco né Darmian), stesso discorso per la Juventus, ferma a 4, dove gli unici esterni d’attacco puri andati in gol quest’anno sono stati Chiesa, Bernardeschi e l’ormai ex Kulusevski. Nulla da fare per Cuadrado (che in realtà ala offensiva ci è nato) e Dybala, che è una seconda punta o trequartista. Il principio non cambia né per la Roma (ferma a quota 4 gol dagli attaccanti esterni, con i 2 sigilli in A di Zaniolo a cui si sommano i 2 di El Shaarawy) né per la già citata Atalanta, ferma a 2 in virtù delle realizzazioni singole di Zappacosta e Maehle, che in realtà più che esterni offensivi nascono come terzini.
Il rendimento in Serie A degli esterni delle top
Sassuolo: 18 gol (14 Berardi, 4 Traore)
Lazio: 17 gol (8 Pedro, 5 Felipe Anderson, 4 Zaccagni)
Milan: 15 gol (8 Leao, 4 Messias, 2 Rebic, 1 Saelemaekers)
Napoli: 12 gol (7 Insigne, 4 Lozano, 1 Politano)
Inter: 9 gol (5 Perisic, 4 Dumfries)
Fiorentina: 8 gol (3 Sottil, 2 Saponara, 2 Gonzalez, 1 Callejon)
Juventus: 4 gol (2 Chiesa, 1 Bernardeschi, 1 Kulusevski*)
Roma: 4 gol (2 Zaniolo, 2 El Shaarawy)
Atalanta: 2 gol (1 Zappacosta, 1 Maehle)
* = ceduto a gennaio 2022