LA PERSONA GIUSTA AL MOMENTO SBAGLIATO

16.12.2016 10:30 di  Lorenzo Di Benedetto  Twitter:    vedi letture
LA PERSONA GIUSTA AL MOMENTO SBAGLIATO
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

213 giorni. Questo il tempo che Mauro Zarate ha dovuto attendere per tornare in campo da titolare con la maglia da titolare. Tanto, tantissimo, tempo, con l'argentino spesso in panchina per tutto l'arco della gara senza mai avere la possibilità di dimostrare il suo valore e di poter essere una pedina importante per lo scacchiere tattico di Paulo Sousa.

Ieri è arrivato il suo momento, con il numero 7 viola che è stato uno dei migliori in campo, anche se utilizzato, in quello che rimaneva del primo tempo, in un ruolo non suo e con al fianco Milic e Bernardeschi che certamente non hanno agevolato il suo compito. Nella ripresa il discorso è cambiato, con l'ingresso in campo di Kalinic, e lo stesso Zarate è stato il giocatore ad andare più vicino di tutti al pareggio, cogliendo una clamorosa traversa con un destro da fuori e spizzando un pallone pericolosissimo su calcio d'angolo che per poco non consentiva a Vecino di trovare l'1-1.

La persona giusta al momento sbagliato. Il titolo della gara dell'argentino contro il Genoa potrebbe essere questo, ma c'è da scommettere che, almeno a livello personale, Zarate sa di essersi preso una rivincita nei confronti del suo allenatore, che forse gli ha dato troppo poco spazio fino a questo momento, anche in alcune gare nelle quali il suo ingresso in campo avrebbe potuto cambiare le carte in tavola.